Prologue.

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Caricai i bagagli sulla mia Impala del '67. Certo, se fossero stati gli anni sessanta sarei onorata di possedere un automobile del genere, ma era il 2015, e quell'auto era abbastanza antiquata e un po' troppo appariscente per i miei gusti. Ma ne andavo fiera perchè ero riuscita a pagarla da sola lavorando al piccolo negozio di articoli sportivi in centro Home Sports e finchè non avesse dato problemi poteva andare più che bene.

Entrai in casa per salutare mia madre, presi le chiavi dell' Impala, caricai l' ultimo borsone sul sedile posteriore dell' auto, e infilai la chiave nella toppa.

-Fannie, hai preso tutto?- Mi chiese mia madre uscendo sul porticato della casa.

-Sai che non dimentico mai niente.- Le risposi sorridendo.

Ogni anno cercava di ritardare la mia partenza di qualche minuto con domande di cui conosceva già la risposta. Diceva che anche se a casa ci stava poco per via del lavoro, odiava tornarci e trovarla vuota e silenziosa. I miei avevano divorziato quando avevo all'incirca dieci anni perciò mio padre viveva a Manhattan, mentre io e mia madre vivevamo nella casa estiva, a Troy.

Ingranai la prima e uscì dal vialetto.

-Salutami Nate quando lo vedi.- Mi urlò.

Nate Archibald, lo scapolo più ambito di tutta Manhattan, sguardo magnetico e impenetrabile, inquantificabile il numero di ragazze che entravano e uscivano dal suo letto. Almeno così veniva descritto dalle riviste di gossip, ma di certo quello non era il Nate che conoscevo io.

Come ogni anno io e Nate ci davamo appuntamento al cancello principale del campus alle due e mezza, andavamo insieme a prendere qualcosa da bere alla caffetteria e poi iniziavamo a cercare le nostre camere.

Nate era come un fratello per me, ci conoscevamo da quando eravamo in fasce, avevamo condiviso qualsiasi cosa e molti scommettevano che uno dei due prima o poi si sarebbe innamorato dell' altro. Non che non avessimo mai provato a stare insieme, ma ci era sembrato talmente strano che alla fine avevamo capito di essere solamente ottimi amici.

Una settimana fa eravamo tornati da Barcellona, come ogni anno sceglievamo una città del vecchio continente e ci passavamo l' intera estate, era come una tradizione per noi. Avevamo iniziato appena avuta l'età per partire da soli, e adesso avevamo visitato quasi mezza Europa.

Il viaggio da Troy al campus fu abbastanza faticoso, faceva un caldo insopportabile e la mia auto non sapeva neanche cosa fosse l' aria condizionata, senza contare che il motore si era spento all'improvviso per ben tre volte. Forse era arrivato davvero il momento di cambiarla.

Quando finalmente arrivai nel parcheggio del campus trovare un posto all'ombra fu quasi un'impresa da Guinnes World Record . Raggiunsi il cancello principale, dove io e Nate eravamo soliti incontrarci e lo vidi appoggiato con le spalle al tronco di un albero.

"Archibald." Gli urlai avvicinandomi.

"In ritardo come sempre Thompson." Constatò guardando il suo orologio e abbracciandomi.

"Non è mica colpa mia se non ho una Ferrari come la tua." Scherzai.

"Magari un giorno potrei prestartela." Disse rivolgendomi un sorriso malizioso.

"Certo, proprio come mi hai prestato la Lamborghini e la Maserati." dissi ridendo.

Ci incamminammo verso la caffetteria e Nate appoggiò pesantemente il suo braccio sulla mia spalla.

"Bhe mia cara Fannie, sei pronta per quest'ultimo anno?"

"Come sempre." Gli risposi sorridendo e mettendo la mano sulla sua schiena.

Con lui al mio fianco ero pronta ad affrontare qualsiasi cosa, ma non avevo la minima idea di quallo che sarebbe successo quall'anno.



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Salve a tutti, questa è la prima storia che scrivo su wattpad quindi non siate crudeli! I primi capitoli non saranno il massimo, ma devo avere il tempo di calarmi nel personaggio, di vedere il mondo un po' come lo vede la nostra Fannie. E poi c'è il nostro caro Nate Archibald, che conoscerete meglio nei prossimi capitoli, anche se penso che tutti conosciamo almeno un po questo ragazzo. Penso di aggiornare già domani o comunque a breve.

Detto questo vi saluto. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Love u all xx.

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Secrets || Austin ButlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora