6. As the leaves.

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"Cadono le foglie. Come vengono giù dolcemente! Nel loro breve viaggio dal ramo alla terra pare che vogliano creare un ultimo attimo di bellezza, e pure nel terrore di marcire al suolo danno alla loro caduta la leggera grazia del volo."
-Edmond Rostand


Finalmente la lezione era finita. Già due ore con il Signor Cruz erano interminabili, poi con Austin accanto avevo avuto per tutto il tempo i nervi a fior di pelle. Presi la borsa e lasciai l'aula.

Guardai il telefono e trovai un messaggio da parte di Eveline.

"Ci vediamo a pranzo al solito posto. Non darci buca."

Ci sarebbero stati tutti, compreso Nate. L'unico lato positivo era che Ev non avrebbe potuto riempirmi di domande.

Affrettai il passo e cercai di evitare la calca degli studenti che uscivano dall'ingresso principale passando per quello del laboratorio di chimica.

-Fannie, Fannie.- Che problema aveva ora quel dannato ragazzo? Mi girai e lo vidi camminare nella mia direzione con il libro di fisica in mano.

-Hai dimenticato questo sul banco Thompson .- Me lo porse, si strofinò la nuca con la mano e puntò lo sguardo verso l'ingresso principale. -Con quell'ammasso di gente ci metteremo una vita ad uscire da qui.-

Sospirai e lo afferrai per un braccio -Seguimi.-

-Ehi, dove mi porti?- Chiese cercando di fermarsi.

-Se vuoi uscire da qui in due minuti sta zitto altrimenti l'ingresso principale è là.-

Arrivati davanti la porta del laboratorio controllai che non ci fosse nessuno dentro.

Feci cenno ad Austin di seguirmi. -Resta sulla porta e controlla che non venga nessuno.-

Mi lanciò un occhiata perplessa. -Devi rubare qualcosa?- Disse ridendo.

-Tranquillo, ti sto soltanto facendo risparmiare tempo. Sempre che tu faccia bene il tuo lavoro.- Gli dissi indicando la porta.

Mi avvicinai all'uscita del laboratorio ed inserì il codice.

-Veloce.-

-Come facevi a conoscere il codice?- Mi chiese appena usciti mentre ci incamminavamo sul viale principale.

-L'anno scorso ho aiutato il tecnico di laboratorio.- Dissi alzando le spalle.

-Quindi in teoria quello che abbiamo fatto è illegale.-

-Bhe, in teoria è illegale soltanto se qualcuno ti coglie sul fatto.-

-Ci vediamo Thompson.- Mi disse svoltando a destra, verso il campo da football.

-Butler.- Gli feci un cenno con la mano e continuai per la mia strada.

Quel ragazzo infondo non sembrava poi così male. Sono tutti uguali Fannie, non fidarti di lui, appena ne avrà la possibilità ti pugnalerà anche lui. Mi ricordò quella vocina nella mia testa.

Forse stavo abbassando troppo le difese, non potevo di certo farmi ammaliare da un sorriso. Se fosse stato un altro giorno probabilmente l'avrei lascito li, di certo nel pieno delle mie capacità mentali non l'avrei portato nel laboratorio di chimica per farlo uscire da li, con me. Il punto è che ero già abbastanza stanca per quello che era successo con Nate che non avevo neanche le forze per tenere su quei muri. Forse un giorno mi sarebbe costato caro.

Salutai Eveline e Gemma e mi sedetti di fronte a loro.

-Dove sono gli altri?-

-Nate e Jeff non potevano venire, e del biondino non ne ho la minima idea.- Mi informò Gemma mentre armeggiava con il suo telefono, scrivendo a chissà quale dei suoi corteggiatori.

Secrets || Austin ButlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora