<<Non ci sono porte che non si aprono, non ci sono guerre che non si vincono, non ci sono torti che non si riparano o canzoni che non si possono cantare.>>
-Ozzy Osbourne
-Il taxi é arrivato- Mi disse Gemma guardando fuori dalla finestra della mia stanza.
Arricciai l'ultima ciocca di capelli e presi la mia clutch.
-Cerca di chiarire tutto.- Mi disse Eveline abbracciandomi.
-Ah, e se per caso ti ritrovi davanti Orlando Bloom non farti troppi scrupoli.- Disse Gemma maliziosamente.
-Si si, certo.- Le dissi andando via.
Salì sul taxi e diedi l'indirizzo all'autista. Appena arrivata lo pagai e mi diressi verso l'entrata.
-Fannie Thompson.- Dissi all'uomo che stava all'entrata.
-Posso vedere l'invito?-
Aprì la borsa e, merda, l'aveva lasciato in camera, o meglio, Nate non me l'aveva proprio mandato.
-Ho dimenticato l'invito a casa, dovrei esserci sulla lista.-
-Il suo nome non c'è.-
-É impossibile! Può controllare meglio?- Chiesi.
-Guardi mi sta già facendo perdere tempo, non mi faccia chiamare anche la sicurezza.-
-Sono amica di Nate Archibald.- Dissi cercando di appigliarmi a qualcosa.
-Se é davvero sua amica avrà il suo numero, lo chiami e lo faccia venire qui, e non avrò nessun problema a farla entrare. Però ora si sposti, devo continuare con il mio lavoro.-
Non potevo chiamare Nate, non ora. Non avevo la minima idea di cosa fare, stavo iniziando ad andare nel pallone, pensare di essere arrivata fino a li solo per chiarire con lui e non riuscire ad entrare mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Così provai a parlarci di nuovo.
-La prego, mi faccia entrare, so che sono senza invito e che il mio nome non é sulla lista. Devo solo entrare e risolvere una questione con una persona, é importante.-
-Guardi signorina, é inutile che cerca di convincermi con queste storie strappalacrime, non posso farla entrare, non insista.-
-La ragazza é con me.- Disse una voce alle mie spalle. -Controlli, sulla lista dovrebbe esserci scritto Austin Butler + 1.-
-Non ho la minima intenzione di entrare con te. Fannie Thompson non si riduce ad un + 1.- Gli dissi sottovoce appena si avvicinò.
-Se vuoi risolvere la questione con Nate ti conviene entrare ora con me, altrimenti ti lascio con piacere qui fuori.- Disse mettendomi un braccio attorno alla vita.
-Va bene. Però stai nel tuo.- Gli dissi togliendogli il braccio dalla mia vita.
-Prego, potete entrare.- Disse l'uomo non appena ebbe finito di controllare la lista.
-É stato un piacere Austin, però ora devo andare.- Gli dissi allontanandomi, ma lui mi bloccò, mi girai e lo incitai a parlare.
-Non ho la minima idea di dove andare, non sono pratico con queste cose. Prima che Nate mi desse l'invito non sapevo neanche che a New York giocassero a polo.- Disse tenendo il suo sguardo fisso nei miei occhi.
-Va bene, vieni con me, ma mantieni le distanze, se osi di nuovo mette il tuo braccio intorno alla mia vita te lo taglio.-
-Oggi sei più acida del solito. Sei nervosa perché devi parlare con Nate?- Disse mettendo il braccio sulle mie spalle.
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Secrets || Austin Butler
Romance-Non concedo mai una seconda possibilità, quindi vedi di fartene bastare una.-