1. Un nuovo inizio

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{La nostra vita diventa un viaggio verso la Felicità... un viaggio che dura tutta la vita. Perché la felicità non è la meta, ma il viaggio stesso.}

*******

Appena intravedo le mura di Camelot inizio a sorridere entusiasta.

Finalmente ce l'ho fatta.
Sono piuttosto emozionato, ma soprattutto preoccupato...

Passo le guardie all'entrata facendogli un cenno di saluto, e loro mi guardano senza dire nulla.

Avevo dimenticato che qui le persone non si comportano amichevolmente come in un piccolo villaggio, nessuno conosce tutti.

Lascio perdere e passo oltre...

Mi avvicino all'entrata del grande castello, ed alzo la testa per guardare le alte mura. Sono piuttosto imponenti.

Da qui in poi non so dove andare, quindi mi avvicino ad un altra guardia.

"Salve..." lo saluto esitante.

"Cosa posso fare per voi."
Risponde subito senza ricambiare il saluto.
Di nuovo...

"Okay... sto cercando il medico di corte, sa dove posso trovarl..-"

"La seconda porta a destra, sali le scale ed è l'unica porta che trovi sulla sinistra."
Mi risponde interrompendomi.

"Va bene, grazie."

Faccio la strada che mi aveva detto ed arrivo davanti alla porta trovandola aperta.

Con la coda dell'occhio vedo una piccola figura nel corridoio che se ne va girando l'angolo. Sembrava una ragazza.

Busso ed entro, cercando Gaius con lo sguardo, ma non lo vedo, finché non alzo gli occhi verso il soffitto.

È su di un piccolo balconcino dove si trova un'ampia libreria.

"Buongiorno! Voi dovete essere Gaius!" Dico allegramente.

L'uomo si spaventa e girandosi verso di me cade dal balcone, rompendo la ringhiera di legno.

Sta per cadere al suolo, ma non posso permettere che... che si faccia male, se non peggio.

Uso i miei poteri per rallentare la sua caduta intanto cerco qualcosa per non fargli fare male, ed in fine spostando un letto sotto l'uomo lo faccio atterrare sano e salvo.

"Oh Santo Cielo..." dice rialzandosi. Si guarda intorno confuso, poi i suoi occhi ricadono su di me.
"Tu mi hai salvato la vita!"
Mi viene in contro.
"C-come hai fatto?" Aggiunge balbettando strabiliato.

"Beh ecco io." Non so che dire.

"Hai usatola magia?" Chiede.

"I-io no." Balbetto.

"Chi te l'ha insegnata? E l'incantesimo?" Continua lui insistente.

"Io non conosco incantesimi, non ho fatto nulla." Cerco ancora di negare.

"È impossibile nessuno può fare una cosa del genere."

"Non so di cosa parliate."
Rispondo fingendo indifferenza.

"Tu ragazzo hai spostato il letto, salvandomi la vita, ma non riesco a capire come tu abbia fatto, dato che non hai pronunciato alcun icantesimo."

"Davvero non so proprio a cosa vi riferiate." nego completamente.

Mi è sempre stato insegnato di non dire a nessuno del mio dono, e continuerò a non dirlo, anche perché qui non so di chi posso fidarmi.

"Tu non hai detto incantesimi?" mi chiede confuso.

ιℓ ѕυσ иσмє... мєяℓιиσ (Sospesa.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora