Mi svegliai in una camera a me sconosciuta, aveva tutte le pareti nere, dove erano appese almeno 7 chitarre tutte diverse. Non sapevo dove mi trovavo, ma mi alzai per "esplorare" il posto o meglio dire la casa.
Uscì dalla stanza, mi ritrovai in un corridoio con diverse porte che conducevano ad altre camere, ne aprii una, dove ci trovai un'altra camera diversa da quella dove mi trovavo io poco fa', le pareti erano sempre nere ma l'arredamento era completamente differente.
Stavo dando un'occhiata in giro quando mi accorsi che nel letto c'era Emily abbracciata ad un cuscino, mi avvicinai chiamandola.
Taylor:"Emily. Emily. Emily!" Niente non dava segni di vita. Mi avvicinai ulteriormente quando la porta dietro di me si spalancaò.
Bill:"Emily è l' ora di alza-" sobbalzò "oddio Taylor mi hai fatto prendere un colpo, come mai sei qui?"
Taylor:"Hey Bill, sai mi sono svegliata in una camera sconosciuta, così ho deciso di fare un giro, vedendo le tante porte ho deciso di aprire questa e ci ho trovato la mia migliore amica dormire attaccata ad un cuscino, ho provato a svegliarla ma non penso abbia intenzione di farlo." Termino indicando il corpo inerme di Emily disteso sul letto.
Bill:"Oh ok comunque la camera è quella di Tom stai tranquilla, adesso provo a far svegliare Emily tu intanto se vuoi puoi andare giù in cucina. Ti sta aspettando Tom." Mi disse Bill in tono malizioso, prima di avvicinarsi a Emily nel tentativo di svegliarla, ma so come è fatta non si sceglierà mai.
Mi dirigo verso la porta la apro butto di nuovo lo sguardo su Bill ed Emily e mi dirigo finalmente in cucina, dove trovo, Tom intento a prepararsi una tazza di caffè e George e Gustav a giocare alla play.
Quando si accorgono della mia presenza Mi accolgono con un caloroso "Buongiorno Taylor" contemporaneamente Tom mi venne incontro e mi abbracciò, quando cercai di allontanarmi, mi prese a sacco di patate e mi scaraventò sul divano spora Gustav e George, che mi iniziarono anche loro a fare il solletico, per fortuna riuscii a divincolarmi dalla loro presa scappando su per le scale, mentre Tom continuava a rincorrermi io mi chiusi dentro la prima stanza che trovai.
Tom:" Taylor non scapperai a lungo prima o poi dovrai pur uscire da quella stanza" mi disse con voce malvagia. Per mia fortuna Bill chiamò Tom salvandomi dalle sue grainfie, così aspettai che Tom se ne andasse da davanti alla porta e mi diressi a passi felpati verso la cucina.
Per fortuna le acque si erano calmate.
Notai con stupore che Emily si era svegliata anche se contro voglia.
Taylor:"Buongiorno Emily" dissi con ancora il fiatone della corsa di prima. Georg, Gustav e Tom si guardarono e si misero a ridere per il mio fiatone.
E:"Buongiorno." Disse sbadigliando facendo un saluto generale.
Bill:" Questo pomeriggio noi dobbiamo fare un'intervista, se volete potete restare a casa se nò potete venire con noi e guardarci da dietro le quinte." Disse in modo fin troppo allettante, perché io ed Emily ci guardammo con uno sguardo d'intesa e annuimmo felici all'unisono.
I ragazzi ci guardarono entusiasti della nostra risposta.
Bill:"Iniziate a prepararvi verso le 15 così , forse, arriveremo in orario."
E:"Tranquillo arriverete in tempo." Soggignai, ero certa che per colpa di Emily saremmo arrivati tutti in ritardo.
Passammo la mattinata a parlare e a guardare la band fare le prove per il prossimo concerto.
Arrivarono finalmente le 15 e io ed Emily iniziammo a prepararci.
Andai da Bill per chiedergli se potevo usufruire del bagno e se sì dove si trovava, lui mi rispose che ovviamente poteva usare il bagno e che avrei potuto usare il bagno di Tom per lavarmi.
Così mi diressi nel bagno, mi chiusi dentro e solo in quel momento mi ricordavo di non avere indumenti di ricambio, perciò presi il telefono e chiamai Tom per dirgli di portarmi dei suoi vertiti per cambiarmi. Dopo pochi minuti, infatti, Tom mi portò i suoi vestiti rigorosamente scelti da lui.
Entrai in doccia e mi lavai i capelli con i prodotti di Tom, appena finita la doccia mi sentii in diritto di "prendere in prestito" l'accappatoio di Tom e lo indossai, poi presi un asciugamano e lo avvolsi ai capelli a mo' di turbante per far assorbire l'acqua. Nel frattempo che aspettavo decisi di dare un'occhiata ai vestiti che mi aveva dato Tom.
Una maglietta larga bianca e verde, pantaloncini che mi arrivavano al ginocchio del medesimo colore e infine un cappello verde.
Presi il telefono nn mano per vedere che ora fosse e mj ccorsi che era passata già mezz'ora da quando ero entrata in bagno perciò mi asciugai subito i capelli che venirono veramente bene, mi vestii ed uscii dal bagno andando in soggiorno dove trovi già tutta la band pronta ed ovviamente come immaginavo all'appello mancava solo Emily. La raggiunse in camera di Bill, aprii la porta e la trovai intenta a piastrarsi i capelli con la piastra.
T/n:"Emy ti devi dare una mossa tutti ti stanno aspettando." La sgrida
E:"Si un secondo e finisco" disse mentre si continuava a guardare e sistemare davanti allo specchio.
Ne approfittai per mettere il mascara e una matita occhi nera di Bill. Per fortuna Emily si era già truccata quindi scendemmo le scale e raggiungemmo i ragazzi in salone.
Tom:"Finalmente, se ci mettevate anche solo un secondo di più vi lasciavamo qui." Ci sgridò Tom.
E:"Scusateci"
Bill:" Dai ora tutti in macchina dobbiamo partire" Appena tutti si alzarono posai lo sguardo su Tom e mi accorsi che indossavamo gli stessi vestiti solo che lui aveva i jeans invece dei pantaloncini, sorrisi e mi diressi alla porta con la mia migliore amica.
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Ti amerò per sempre~Tom Kaulitz
General FictionTaylor,fin da piccola è sempre vissuta in Germania nella città di Lipsia,ma all'età di 10 si dovette trasferire in California a causa del lavoro dei suoi genitori. Ormai Taylor ha 16 anni e con la sua migliore amica Emily ha deciso di intraprendere...