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"Potrei farti la stessa domanda "

"Mi stavo lavando le mani" dissi

"E perché le mani sono asciutte?"

"Be'...forse perché le ho asciugate con un fazzoletto"

"Peccato che qua non ci sono fazzoletti "

Sto qua ha proprio la testa dura eh

"Dai dimmi la verità "

"Se non avessi una verità?"

"Si che c'è l'hai" mi prende per i polsi facendomi gemere dal dolore

"Ahia " gemetti

Hyungin mi guardò male

"Che ti succede?"

"Niente devo andare " dico frettolosamente ma lui mi prese per il polso facendomi quasi gemere

"Niente?! Allora perché stavi gemendo come se qualcuno ti stava scopando"

"Non è niente " dico

Hyungin mi prese di nuovo per i polsi e mi alza le maniche della maglietta rivelando le due infezioni e le cicatrici dei tagli.

"Perché è rosso?" chiese

"Non è niente, ora vado"

Me ne andai dal bagno velocemente e abbasso le maniche nascondendo le ferite che avrei dovuto medicarle.
Chiedo a Jeongin se poteva fare il mio turno e lui ha semplicemente annuito abbracciandomi. Non so il perché ma va bene.
Entro nello spogliatoio e mi cambiai mettendomi gli stessi vestiti che avevo messo quando ero con Tae.

Salutai Jeongin sd esco dal locale. Mi dirigo verso casa quando vedo un parco che non ho mai visto;
Non è un solito parco, è un grande parco con quattro altalene,una pallacanestro e due panchine.
Mi siedo su una panchina e comincio a guardare i tik tok dei miei compagni di classe e quelli in generale.
Vi starete chiedendo perché seguo i miei compagni se loro mi odiano, be' è semplice: "follower ".
Ormai tutta la scuola mi obbligano di seguirli per aumentare i follower; ed io ovviamente accetto perché se no mi avrebbero fracassato di botte.

Quando vagai sui post, mi arrivò un messaggio da uno sconosciuto. Ignorai il messaggio, ma poi mi arrivavano dei messaggi a catena. Disattivai le notifiche e spengo il telefono.
Non capisco perché mi sono arrivati i messaggi, di solito non mi manda nessuno dei messaggi apparte i miei e Jeongin.
Avevo però una certa curiosità sul perché mi stanno mandando messaggi, quindi presi il telefono, l'ho sbloccai e andai sul gruppo della scuola perché era l'unico gruppo con più messaggi.

Notai che qualcuno nel gruppo aveva mandato un video dove quasi tutti avevano risposto o con un emoji che rideva o con dei insulti.
Infatti tra gli insulti c'era il mio nome.
Senza pensarci due volte guardai il video mandato:
Nel video c'era una bambina seduta nel cemento che stava piangendo perché dei tizi ricoperti dalla maschera l'ha stavano molestando;
Le toglievano i vestiti con forza, quasi strappandoli , rimanendo solo con dei pantaloncini neri e un reggiseno del medesimo colore.
Ero io.
Ero io la bambina che veniva molestata.
Ero io che piangevo e che supplicai di smetterla.
Ero io la bambina con il corpo snello pieno di lividi.
Ero io la bambina che gridava aiuto ma purtroppo ero in un vicolo abbandonato e mi tapparono la bocca con un panno.
Erano loro che ridevano,
Erano loro che dicevano che io fossi sexy se mi mettessi un tubino stretto,
I miei che si preoccupavano ogni volta che entravo di casa perché avevo dei lividi ben visibili,
I miei che mi chiamavano dicendo "dove sei?" e io gli dico "sono nel parco tranquilla" e invece sono nel Ponte Mapo a chiedermi spiegazioni sul come è morto mio padre o perché tutta la scuola mi odiano.
Ora sono ancora nella panchina, ma penso che andrò a casa

The destiny of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora