Un Nuovo Libro

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Il giorno dopo mi sveglio e vado in biblioteca per sapere come sarà la mia giornata

1 e 2 ora con zia Atena
3 ora zio Ares
4 ora zia Artemide

Mi preparo mettendomi un pantalone nero e una maglietta a maniche corte bianca, sopra mi metto una felpa per nascondere il bracciale, guardo l'orario ed erano le 8, faccio colazione e vado in biblioteca

Quando arrivo trovo zia Atena già li

< Buongiorno zia Atena > saluto

< Buongiorno T/n, vieni oggi continuamo > dice zia Atena

Mi siedo al suo fianco e dopo due ora abbiamo finito, la saluto e vado in sala combattimento, quando arrivo trovo tutti gli dei

< Ciao T/n, oggi inizieremo con un duello di spade > dice zio Ares e annuisco

Faccio scattare la mia spada e mi metto in posizione

< Pronta? > mi chiede e annuisce

Mi attacca e lo schivo, i suoi colpi erano netti e precisi, non c'era uno spazio indifeso nel suo corpo, avrei dovuto aspettare che si aprisse un po' per poterlo colpire

Passarono due ore dove continuavamo con lo stesso combattimento, lui attacca e io difendo mentre gli altri dei stavano guardando

Mi disarma ma continua ad attaccarmi

< Ora basta Ares > dice papà ma zio Ares continua

Lo schivo ripetutamente, le mie forze stavano finendo e iniziavo a vedere sfocato, mi ricordo la lezione di ieri con papà, nella mia mente mi immagino di far comparire uno scudo d'acqua che mi avvolge e dai sussulti capisco che ci sono riuscita, la mia vista diventa sempre più nera e l'ultima cosa che vedo è un vortice nero circondarmi prima che sbatto la testa per terra

*punto di vista di Poseidone*

Vedo mia figlia svenire per lo sforzo e Ade la circonda con un vortice nero

< Cosa ti salta per la testa Ares! Era disarmata! > scatto contro di lui

< In un vero combattimento è così Poseidone, la sto preparando per un vero scontro > dice Ares e sento la rabbia salirmi sempre di più

< Sta lontano da mia figlia > dico

< Ora calmiamoci tutti, Apollo porta T/n in infermeria > dice Zeus e Apollo porta mia figlia in infermeria

< Fratello, so che T/n è la tua unica figlia femmina, per te è stato un miracolo dopo quella maledizione, ma devi pensare che una volta che uscirà da qui verrà attaccata, soprattutto per la forza e i poteri che ha, Ares anche se non l ha fatto in modo giusto la sta preparando per il futuro, sai molto bene che prima o poi ci sarà una guerra, lei deve essere pronta > dice Ade

< La prossima volta non farla svenire dalla stanchezza > dico e esco dalla sala andando in infermeria

Appena arrivo la trovo sdraiata su un lettino che dorme profondamente, mi siedo vicino a lei e le prendo la mano, era calda e delicata che sembrava un pezzo di vetro che si poteva rompere ma che all'interno possiedeva una grandissima forza, una forza da non sottovalutare

Mentre ero perso nei miei pensieri non mi ero accorto che T/n aveva riaperto gli occhi

* fine punto di vista di Poseidone *

Apro gli occhi e mi ritrovo sdraiata in un letto sconosciuto, sicuramente è l'infermiera, sento la mia mano racchiusa in un'altra, alzo lo sguardo e vedo papà assorto nei suoi pensieri

< Ieri non ho usato i miei poteri dell'acqua perché mi piace il combattimento, ma, questo non significa che non ti ascolto > dico e lui mi guarda

< A tutti i miei figli piace di più usare i loro poteri e a te no > dice papà

<Ti ricordo che per te sono stata un miracolo e che sono stata battezzata dagli altri dei, in più non ti godi un combattimento se usi i tuoi poteri, finisce subito > dico

Papà si mette a ridere scuotendo la testa in modo affettuoso

< Giusta osservazione > dice papà

< Papà, secondo te scoppierà una guerra? > chiedo

< Perché pensi che accadrà? > mi chiede

< Forse per quello che è successo con Luke, sento che non è ancora finita > rispondo

< Anche secondo me non è finita, per questo motivo devi essere pronta quando succederà > dice papà

< È per questo motivo che mi state addestrando? Hai paura di perdermi in battaglia > dico

< Non solo, tutti gli dei pensano che sei diversa dagli altri semidei > dice papà

< Forse perché sono stata battezzata da loro o perché sono la tua unica figlia femmina > dico

< No, hanno visto qualcosa di particolare in te, Ade non avrebbe mai avvolto nessuno nel suo vortice nero per salvarlo da una semplice botta, loro tengono a te come io tengo a te T/n > dice papà e i miei occhi diventano lucidi

< E se non sono chi vogliono che io sia? > chiedo

< Nessuno ti sta dicendo di essere qualcuno che non sei figlia mia, si te stessa e al prossimo combattimento fai il culo a tuo zio Ares che ha la testa troppo montata > dice papà facendomi scoppiare a ridere

< Te lo prometto papà > dico e lui mi bacia la sommità della testa

< Riposati ora, domani hai un'altra ora con Ares > dice papà

Se ne stava per andare ma lo fermo

< Papà? > chiamo

< Si, figlia mia > dice papà

< Cosa accadrà quando sarò pronta? Ti allontanerai da me? > chiedo

< Nemmeno se mi prosciugassero tutta l'acqua che ho in corpo > risponde

< Riposati per bene > dice papà e se ne va

Mi addormento e quando mi sveglio erano le 20:00, mi alzo e ritorno in camera mia, vado nella mia biblioteca personale e decido di finire di leggere il libro su come evocare l'acqua senza una fonte, una volta che lo finisco erano le 21:00

Mi siedo sulla scrivania, prendo un quaderno e scrivo il nome e l'autore del libro, così saprò quali libro in futuro avrò letto, chiudo il quaderno e rimetto il libro apposto, affianco c'era un altro libro

Attaccare con l'acqua

Il nome mi attraeva, lo prendo e lo apro alla prima pagina

1° attacco

C'era una persona disegnata che era in una certa posizione e capisco che per fare un attacco con l'acqua bisogna fare determinate mosse

Mi studio bene che mosse bisogna fare ma c'era un problema, qui non mi potevo allenare, chiudo il libro, lo metto all'interno di una borsa e vado di nascosto in sala addestramento

Quando arrivo controllo e non c'era nessuno, chiudo le porte e apro il libro alla prima pagina

Faccio le stesse identiche mosse verso un manichino, l'acqua lo circonda, provo a togliermi dalla posizione finale e noto che l'acqua rimane lì, estraggo la mia spada e infilzo il manichino, l'acqua che lo circondava scompare

Per tutta la sera mi alleno su questo attacco e quando si fanno le 23:00 lo sapevo benissimo e quando lo facevo ero diventata più rapida, in dieci secondi e il mio avversario si ritrovava circondato dall'acqua

Metto il libro all'interno della borsa e in silenzio ritorno in camera mia senza essere scoperta, mi metto il pigiama, mi sdraio e mi addormento

La sorella di Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora