WANTED

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Sguardi vuoti.
Quelli che sono dipinti in faccia i miei compagni. Alcuni sono seduti a terra e dipingono linee immaginarie sul parquet di legno, altri, seduti sul divano, si sono dati alla contemplazione di un punto casuale.

«In seguito alle investigazioni dei detective, il fuggitivo che verrà indicato in questa comunicazione con la lettera "T." per ragioni interne, ha lasciato il suo bunker segreto insieme ai suoi complici tra cui il nominato dottore Boris Robinson, suo figlio Aleksander Robinson e la contabile della Cyber Corporation 333, Scarlett Swan. Identificato anche un cameriere di un piccolo bar Jace Leroy. Sotto potrete trovare le foto che ritraggono i ricercati. Da oggi, 10 Gennaio 2122, è dichiarata allerta mondiale. Questi individui sono pericolosi e devono essere fermati subito.

Facciamo affidamento sulle forze dell'ordine ed invitiamo i cittadini ad aiutarci alla cattura di queste persone.
Se dovessero essere avvistati in terreno pubblico, vi invitiamo a chiamare subito il numero del corpo di polizia. Se in possesso di armi, diamo il permesso di aprire il fuoco per disarmare i ricercati a costo che non siano feriti mortalmente ed in seguito vi invitiamo ad avvisare la polizia. Ogni cittadino verrà ricompensato generosamente dal governo. Gli verrà donata una quantità ingente di soldi che ammontano ad un milione per ogni ricercato, e l'aumento del salario.
Facciamo affidamento in voi, cittadini del mondo.
-Oberon Sterling, 10/01/2122.»

Le parole di Hunter sono impresse nella mia mente come inchiostro su carta. Non c'è ombra di Boris, né di Tyler. Quest'ultimo, dopo aver ascoltato la notizia, ha dato di matto ed è uscito dalla casa.

Una piccola voce dentro di me mi sussurra di andare a cercare Tyler. Decido di ignorarla, ma si fa sempre più grande, più grande, enorme.
Mi urla, mi rimbomba nei timpani, mi fa venir il mal di testa.

Mi alzo in piedi ed esco dalla casa, senza avere una meta.
Le mie gambe si muovono in una direzione precisa come se conoscessero la destinazione e mi ritrovo a camminare a passo svelto tra le centinaia di baracche abbandonate fino a fermarmi in mezzo ad una piazza.

È tutto distrutto, vi è solo una lunga distesa di cemento che si prolunga per una cinquantina, forse centinaia di metri. È buio intorno, riesco a scorgere a malapena la figura di Tyler illuminata solo dalle stelle sulle nostre teste. È accanto ad un recinto di filo spinato che si erge per metri di altezza.

Una forte folata di vento mi travolge. Qui fa più freddo di Obalago.
Mi avvicino al biondo cautamente ma lui avverte la mia presenza e volta la testa di poco verso di me, abbastanza per guardarmi con la coda dell'occhio.

«Cosa è successo a questo luogo?» esordisco genuinamente curiosa.
Non sapevo che in periferia esistessero paesini simili.

«Bombardamento. 7 Marzo 2100. Sei poco informata per essere di questo pianeta.» dice fissando il cielo.
Lo affianco, perplessa.
«Perché, tu non sei di questo pianeta?»
Mi lancia un'occhiata fugace, prima di riportare la sua attenzione sulle stelle.

«Delle radiazioni dal Dark Continent si sono propagate per tutta questa zona, creando un focolare di una nuova...malattia. Il governo ha deciso di bombardare l'area, così da sterminare tutti gli infetti e prevenire una nuova pandemia.»
Faccio una smorfia.
«Non lo sapevo.»

Si volta verso di me.
«Ci sono molte cose che non sai, Swan.»
Cerco di non lasciar trasparire il mio fastidio.
Mi guardo intorno, ammirando la bellezza della galassia, bellezza che avevo ignorato a lungo. Non contemplavo le stelle da un bel po'. Questa conversazione mi lascia confusa.

Tyler viene da un altro pianeta? Cos'altro dovrei sapere?

«Skyspell. Cos'è?»
Tyler sorride beffardo.
« "La curiosità uccise il gatto". Dovresti imparare a farti gli affari tuoi se non vuoi finire come lui.»

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