3. Scusa

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Erano passati un paio di giorni da quando Dante aveva fatto quella chiacchierata con Simone e la situazione non era cambiata. Non si erano parlati quasi per niente e la situazione in casa continuava a essere tesa.
Quella stessa sera Simone aveva spiegato a Mimmo cosa era successo la sera stessa e sicuramente non aveva migliorato la situazione.
Ogni volta che erano tutti insieme si capiva che praticamente nessuno voleva veramente essere lì, solo Virginia sembrava ignorare completamente la situazione. Anche Anita si era accorta della situazione, ma non aveva ancora osato chiedere nulla.

Aveva imparato a farsi i fatti suoi, mettersi in mezzo a problemi in quella casa equivaleva a firmare un contratto per venire spediti direttamente in manicomio.
Ma, nonostante questo, non riusciva a non fare caso alla faccia sempre corrucciata di Simone. Era abituata a vederlo sorridere spesso, soprattutto quando parlava di Mimmo. Adesso lo aveva affianco, ma non sorrideva mai.

Un pomeriggio bussò alla camera di Simone, sapeva che in quel momento né Manuel né Mimmo erano lì con lui.
Dalla camera si sentì solo un verso, quasi incomprensibile, che doveva significare un "avanti". Anita aprì la porta.
La stanza era buia, luce spenta e tapparelle abbassate. Nel letto, raggomitolato sotto le coperte, c'era sdraiato Simone. Non era al telefono o al computer, stava fissando il nulla mentre teneva un cuscino stretto tra le braccia.
Anita si sedette sulla sedia della scrivania e guardò Simone, «che ti succede?» chiese.
Simone mugolò qualcosa di incomprensibile, senza spostarsi neanche di un millimetro dal fortino che si era creato.

  «Simone, dai, cos'è successo. Non puoi evitare il problema per sempre.»
Lui stette in silenzio per alcuni istanti, poi si girò verso Anita.
  «Lo so.»
  «Allora mi dici che succede?»
  «Non voglio.»
  «Perché?»
  «Perché so che anche tu cambieresti l'idea che hai su di me.»

Si mise seduto sul letto, senza però togliersi completamente le coperte di dosso. La poca luce che entrava dalla porta socchiusa bastava a far notare gli occhi fradici e le guance rigate dalle lacrime.

Dalla discussione con suo padre, ogni volta che si trovava da solo finiva in quel modo. Iniziava a pensare, alla sua vita e a chi era lui.
E sembrava sempre tutto così sbagliato.
Molte persone sapevano fosse gay e non gli era mai sembrato un problema. Almeno fino a quel giorno.
Pensandoci bene, lui aveva fatto coming out con sole due persone: suo padre e Laura. Ma in molte di più lo sapevano.
Non era raro che Dante si facesse scappare questa cosa con più o meno chiunque gli parlasse e questo, ma oltre che un po' di fastidio non aveva mai portato niente a Simone. Ma, per questo, non era abituato a dirlo alla gente.
Nessuno gli aveva mai detto niente, neanche Dante all'inizio. Anzi sembrava essere stata un'informazione a cui era alquanto indifferente, finchè Simone non si era effettivamente innamorato di un ragazzo.
Era abituato che gli altri sapessero che lui fosse gay, ma non era abituato a dirlo e anzi, la cosa gli faceva una paura tremenda.

Anita si sedette a fianco a lui e gli mise una mano sulla spalla, mentre gli sorrideva leggermente. «Simone, ormai ti conosco. La mia opinione su di te me la sono fatta tempo fa e di certo non cambierà radicalmente adesso», aveva un tono calmo e confortevole.
  «Io... - cercò le parole più giuste, un mucchio di frasi gli giravano per la testa ma nessuna andava bene. Si fermò e prese un respiro, - io sono gay.» Sputò quella frase tutta d'un fiato, mentre teneva lo sguardo fisso a sul materasso e la vista gli si faceva offuscata per le lacrime.
Anita trattenne a stento una risatina, che confuse Simone. «Era questo il problema che ti fa stare così male?» gli chiese.
Simone la guardò negli occhi intanto che iniziò a singhiozzare. Anita, d'istinto, l'abbracciò. Una mano la tenne sulla sua schiena, mentre l'altra gli accarezzava i ricci scuri. «Shh... butta tutto fuori.»
Simone, una volta ripreso da quel pianto quasi disperato, ruppe l'abbraccio e sussurrò un "grazie" ad Anita, che gli sorrise.

Per Sempre Insieme - SimmoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora