20• two can keep a secret if one of them is dead

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Alma Pov
Giovedì 23/ Venerdì 24 Settembre

<<Tranquilla, te lo posso giurare, non ti sfiorerò nemmeno con dito se tu non lo vorrai>> dice mentre si avvicina.

Faccio uno scatto indietro, automatico.
Non gli rispondo, la gola mi si secca.

<<Cosa posso fare perché tu non ti agiti Alma?>>

<<Sparire>> rispondo senza pensarci due volte.

Perché non ho accettato che Emanuel mi desse un passaggio? Perché?

<<Va bene, okay>> risponde passandosi una mano sul viso.

Lo guardo, attenta, in ogni suo minimo movimento. Lui continua ad avvicinarsi, e ogni centimetro in più verso di me mi spinge a scappare il più veloce possibile.

<<Lo farò Alma davvero, sparirò dalla tua vita, ma non adesso. Non posso>> comincia a guardarsi a destra e a sinistra.

<<Perché? Perché Jackson? Cosa stai aspettando? Ti prego, va via>> lo prego con tutte le mie forze.

<<Devo farti vedere una cosa prima>>

<<No Jackson, non mi farai vedere niente e prova ad avvicinarti ancora e ti giuro che per te non finirà bene>>

Lui mi guarda spaesato, portando le mani in avanti, come per calmarmi.

<<Cosa sei diventato Jackson? Perché fai così? Che ti è successo?>> gli chiedo con la paura nella voce.

Come può cambiare così rapidamente una persona?

<<Ti prego Alma, lascia che ti mostri una cosa, e poi farò tutto quello che vorrai>>

<<No Jackson, è tardi, torna a casa>>

<<Ti prego, Alma, l'ultima volta>> allunga un braccio verso di me e lo spingo subito via.

<<Ti ho detto di non toccarmi!>> lo avverto.

<<Certo ma quando lo fa Emanuel non sembra darti fastidio>>

<<Mi stavi spiando...? Senti, va via Jackson, e non rivolgermi più la parola, ti scongiuro, è più facile così>> gli dico, prima di voltarmi e camminare verso casa.

<<Alma! Ti prego lasciami parlare!>> mi urla da dietro le spalle, ma no, non mi giro. Non è più Jackson quella persona che continua a pregarmi di tornare indietro.

Non è più il mio vecchio amico.

Appena entrata a casa corro il più veloce possibile in camera mia, chiudo la porta a chiave e scivolo a terra, con la schiena poggiata contro il muro.

Le lacrime colano sulle guance come sangue, il mascara si scioglie del tutto.

Quando sento uno strano rumore alzo lo sguardo, notando che proviene dalla finestra.

La camera è immersa nel buio, con solo la luce della notte che traspare dalla finestra.

Mi asciugo le lacrime e cammino verso il davanzale, sblocco la finestra e la alzo.

<<Jason? Che stai facendo?>> gli chiedo quando lo vedo affacciato a buttare dei sassolini sul mio vetro.

<<Hai il telefono spento quindi ho pensato di usare queste>> risponde indicando le pietre.

<<È notte fonda, dovresti dormire, domani hai la partita>>

<<E tu non dovresti Alma? Oppure i detective non dormono la notte?>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04 ⏰

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