10• I kissed a girl and i liked it

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Sam pov
Giovedì 16 Settembre

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata, guardo la sveglia e vedo che sono solamente le 5:30 di mattina. Non importa se mancano ancora 2h e mezza alla scuola. Necessito di un bagno caldo.

Nemmeno ieri sono andata a scuola, ultimamente sto saltando fin troppi giorni, un tempo lo avrei trovato assurdo, ma ora so che è la cosa più giusta.

Sono a casa da sola, papà è in un viaggio lavoro, mamma sta facendo la sua corsetta mattutina con le amiche e Jackson è rimasto a dormire da un suo amico.

All'apparenza siamo una classica famiglia felice, una coppia sposata con 2 figli perfetti, ricchi, una casa da urlo e dei lavori importanti.

Ma non è affatto così, vorrei urlarlo al mondo. Aprire la finestra e gridare che è tutta una bugia, una finzione.

Quando vedo che il bagno è diventato come una sauna inizio a spogliarmi dei vestiti. Tolgo prima la felpa larga poi i pantalonci della tuta grigi. Mi sciolgo la crocchia spettinata, e mi guardo allo specchio.

Entro nel box doccia lasciando che l'acqua bollente mi scivoli addosso, sperando che porti con sé tutti i pensieri che ho per la testa.

Ieri pomeriggio Adam è venuto a casa mia per parlarmi. È l'unico che ha capito che avevo bisogno di qualcuno, e senza neanche che io lo chiedessi.

Da quando ho tirato il pugno in faccia ad Alma non ho più avuto contatti con nessuno, mi vergognavo profondamente. Nemmeno Jackson, che è letteralmente il mio gemello.

Non sa neanche che l'ho fatto per lui. Ero stanca di vedere come continuava a soffrire in silenzio, mentre l'illusione che potesse mai esserci qualcosa tra lui ed Alma lo distruggeva lentamente.

Jax la ama dal primo giorno in cui è entrato alla Holly High School, quel maledettisimo giorno.

Ricordo benissimo l'esatto momento in cui il battito del suo cuore ha iniziato ad accelerare. Era il primo giorno del primo anno, siamo andati verso Adam dato che era uno dei pochi amici che avevamo. Mentre chiaccheravamo lei ci è passata davanti, senza nemmeno guardarci. Era molto più bassa, aveva sempre i suoi lucenti capelli rossi che le arrivavano fino al fondo schiena, due occhietti grandi di un grigio profondo e quel viso delicato da bambola.

Era bellissima, e ovviamente anche mio fratello l'ha notato. Lo sguardo che le ha rivolto sarebbe stato il primo di una lunga fila, e ogni volta l'amore che provava si intensificava sempre di più. E proprio quegli sguardi tanti anni dopo l'avrebbero fatto soffrire.

Ma quel giorno c'era un particolare importante, lei stava ridendo mano nella mano con un ragazzo.

Era molto più alto di lei, aveva un ciuffo scompigliato di capelli neri, la mascella delineata, due occhi azzurrissimi, insomma aveva un viso quasi angelico. Ma il resto era totalmente diverso, spalle larghe, braccia muscolose e ricoperte da tatuaggi neri che facevano contrasto con il pallidume della sua pelle, petto grande per finire in una V perfetta. Quel giorno aveva la divisa della scuola e la camicia leggermente sbottonata, invece la giacca in mano.

Accanto a lui c'era un altro ragazzo, anch'esso molto alto e longilineo, possente, ma un viso che sembrava dipinto. Sopracciglia spesse, naso dritto, labbra carnose, capelli all'indietro e due occhi verdi splendenti.

E camminavano per i corridoi come se fossero degli dei, e lo sembravano sul serio. Un trio bellissimo, poi scoprii che lei si chiamava Alma e il ragazzo che teneva per mano Henry, il suo fidanzato. E l'altro era il loro migliore amico Jason.

Quei due erano cromaticamente perfetti, tutte le ragazze desideravano avere una relazione come la loro. Altre invece desideravano avere lui, ma Alma sapeva che aveva occhi solo per lei, per cui non se ne curava minimamente.

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