Parte 6

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"Wow, spacchiamo proprio tutti e cinque insieme!" esclama improvvisamente Denki. "Proviamo qualcos'altro!".

"Midoriya, tu sai suonare anche la chitarra, vero?" domanda Shoto.

"Sì, ma è sul pianoforte che do il meglio di me. Come mai me lo chiedi, Todoroki-kun?".

"La sorella di Shoto, Fuyumi, vorrebbe imparare a suonare questo strumento ma loro padre non permetterà di chiamare un'insegnante" spiega ancora Denki pensieroso.

Izuku fa un sorriso morbido, comprendendo. "Potrei spiegarle ciò che ho appreso tramite i libri ma non posso promettere nulla".

"Sei bravo, ti ho visto. Mi basta. Domani sera sei libero?" azzarda subito Shoto. "Potreste anche voi venire a casa mia".

"Ah, amico! E' davvero una bellissima idea!" sorride Eijiro, raggiante.

"Mi dispiace, Todoroki-kun ma non posso accettare l'invito" ammette tristemente Izuku. "Domani sera verrà mio padre e sarò obbligato ad andare con lui e mia madre dai miei nonni paterni".

E' evidente come la luce del sole che Izuku non ne è per nulla felice e che sicuramente in casa Midoriya le cose non vanno affatto bene.

"Andremo a casa di Metà e Metà, Deku" irrompe ferocemente e deciso il biondo, alzandosi.

"Ma... come pensi di convincere mio padre? Sei un Idol e anche famoso e ti riconoscerebbero di sicuro!" geme Izuku, tuttavia ha un barlume di speranza nei suoi occhi lucidi.

"Forse posso convincerlo io" azzarda Shota, portandosi vicino al verde crinito. Gli si accovaccia dinanzi, sorridendogli dolcemente e arruffandogli i capelli. "Lui non mi conosce, se mi vesto bene potrei essere l'insegnante che ha deciso di seguirti per delle lezioni di economia dove tu stai andando alla grande".

Il labbro di Izuku vibra di emozione e non trattiene le lacrime, annuendo felice, senza notare che anche sulle labbra del biondo c'è un sorriso accennato ma sincero...



***

Izuku è nervoso, sua madre non ha fatto altro che parlare di Hisashi per gran parte del pomeriggio, mentre si agghindava con un lungo abito nero tutto di strass. Suo padre è stato il protagonista per lunghe e pesanti ore.

Il campanello sembra finalmente interrompere lo sproloquio della donna dai capelli smeraldo; Izuku si offre di andare ad aprire e, nonostante si fosse preparato a dovere, vedere suo padre con uno sguardo duro nei suoi confronti lo fa raggelare completamente. Il verdino accenna un sorriso, facendolo accomodare.

"B-bentornato, papà" squittisce Izuku.

"Ah, ciao, figliolo. Tua madre?".

Izuku indica il bagno dove c'è la luce accesa e sospira sollevato quando l'uomo si porta in quella direzione. Ora può dare il via alle danze; scrive un messaggio sintetico ad Aizawa che ha parcheggiato l'auto proprio in un vicolo vicino e attende paziente qualche minuto prima che il campanello suoni di nuovo.

"Chi è?" chiede Hisashi, con Inko sottobraccio.

Izuku fa le spallucce ed apre la porta fingendosi preoccupato. "B-buonasera, sensei...".

"Buonasera, Midoriya. Ci sono i tuoi genitori?".

"Scusi, ma lei chi è?" chiede aspramente Hisashi.

"Mi perdoni per il mancato preavviso, Midoriya-san ma sono l'insegnante di economia di Midoriya Izuku e sono venuto per chiederle se posso portare suo figlio con me a un piccolo raduno pre-natalizio di giovani talenti e futuri avvocati".

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