Prologo

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Lady Stafford era seduta sotto il gazebo della tenuta, in compagnia di un uomo che dimostrava forse trentacinque anni. Essi stavano gustando del thè alla liquerizia, preparato dalle cameriere della famiglia Stafford. Poco distanti da loro, due bambine erano sedute sul prato verde, che in quel periodo era ricolmo di fiori. Una portava i capelli castani a caschetto, aveva gli occhi color nocciola e poteva avere 5 o 6 anni. L'altra aveva i capelli lunghi color cioccolato, gli occhi di un colore particolare, a metà fra il verde e l'azzurro, e probabilmente circa 8 anni. La bambina più piccola stava raccontando alla sua amica del libro che aveva finito di leggere poche ore prima. Lydia, questo era il nome della bambina più grande, ascoltava attentamente. Trovava molto interessanti le letture della sua amica Enola, ma lady Stafford, sua madre, le ripeteva costantemente che una vera signorina non doveva leggere di quegli argomenti scandalosi, come politica o filosofia. Così Lydia si faceva raccontare da Enola di quei titoli a lei proibiti. Quando andava a casa della bambina, la rurale Ferndell Hall, Lydia amava vedere gli esperimenti pazzi di Eudoria e sua figlia e prendere in prestito qualche libro dell'immensa biblioteca della villa, da far entrare di nascosto in casa Stafford.
La padrona della tenuta, intanto, rinfrescata in quella torrida mattinata primaverile solo dall'ombra dell'accogliente gazebo e dallo sventolare del suo ventaglio, ammirava pensierosa sua figlia intrattenersi con Enola. Sapeva benissimo di che argomenti stavano discorrendo, ma non aveva alcuna intenzione di interromperle. La verità era che lady Stafford amava profondamente sua figlia e avrebbe voluto darle tutta quella conoscenza in ambito giuridico, filosofico e quant'altro, ma purtroppo non poteva farlo. Lei era una ragazza. Avrebbe dovuto crescere imparando a leggere, scrivere, far di conto, parlare fluentemente un'altra lingua, suonare, dipingere, ballare, cantare, cucire, intrattenere un uomo. Tutte cose di questo genere. Il suo unico scopo era di trovare un marito, proprio come lo era stato per lady Stafford. La donna poteva solo sperare che Lydia trovasse un amore vero, e che non andasse incontro al suo stesso destino. Lady Stafford non amava suo marito. La maggior parte delle donne nobili non lo facevano, era un dato di fatto. L'amore era una cosa per il popolo. Ai nobili interessavano solo il potere e i soldi. I matrimoni ne erano la prova. Più un matrimonio era vantaggioso, più i soldi e il prestigio della famiglia aumentavano. Non voleva che sua figlia fosse infelice come lei. Voleva vederla realizzata nella sua vita matrimoniale. Pregava Dio tutti i giorni, affinché ciò potesse avvenire. Era l'unica cosa che poteva fare. Purtroppo però, ciò non sarebbe avvenuto, o almeno non secondo lady Joanne Stafford, nonostante continuasse a riporre speranze nelle sue preghiere. Sua figlia, per volontà di suo marito, era già promessa sposa fin dall'età di due anni. E il suo futuro sposo si trovava proprio di fronte a lady Joanne. Lord Capell aveva appena terminato il suo thè, ed ora il suo sguardo era rivolto verso le due bambine nel prato:
"Di cosa stanno discorrendo, secondo voi?" Domandò con calma a Joanne
" Ho comprato una nuova bambola a Lydia, questa mattina. È probabile sia quello l'argomento del loro discorso." Gli rispose la donna, posando la sua tazzina nel piattino.
Lord Capell annuì e si preparò per togliere il disturbo dalla villa.
Lady Stafford a quel punto richiamò l'attenzione di sua figlia e la invitò a raggiungere lei e il marchese.
"Si, madre?" Domandò la piccola. Joanne le indicò il signore davanti a lei
"Saluta lord Capiell. E ringrazialo di averci degnato della sua presenza qui oggi." Lydia si voltò verso il marchese e, afferrando i lembi della sua veste, fece un'elegante riverenza
" Grazie milord per essere venuto a trovarci" disse la bambina, scandendo bene ogni parola. L'uomo accennò un sorriso e con due dita sollevò il mento della giovane contessina
" Figuratevi, miss Lydia. Per voi questo ed altro" le deposito un viscido bacio sul capo e si allontanò verso i cancelli della tenuta.
Joanne di fronte a quella scena impallidì, inorridita dal comportamento dell'uomo verso una bambina di soli 8 anni. La piccola ancora neanche sapeva di essere destinata a sposare quel verme. Ma lady Stafford sapeva che ella non ci avrebbe messo molto. Lydia era estremamente intelligente.

IL CASO DELLA VITA//Sherlock HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora