Balla l'equilibrista sul filo di rame della perseveranza cosmica
Un passo verso la pazzia e le nuvole si dipinsero di viola
La legge senza pensieri dei gabbiani del monte di pece
Un passo verso la calma e il vuoto si riempì di incubi
Dolci giornali con amari sorrisi legati da maiali nei tubi
Un passo verso la pazzia e la realtà si trasformò in aureola
A capo dell'equilibrista inclinando l'indice per il lavoro da formica
Un passo verso la calma ma non mosse lamento fino a domenica
E non fu già ieri che ebbe paura di liberare la tanta bramata pace
Balla l'equilibrista sul filo della follia calmo come non sempre...