Rabbia

33 4 11
                                    

non temere il mio nome, ne le mie gesta
vivo dove gli angeli divorano le tempeste
per donare il cielo ai demoni della cupidigia
assetati delle rare gocce di eterna perfidia

l'odio in persona, ecco, ora ve lo presento
nel buio del cuore si manifesta d'istinto
un segno netto per manifestare lo sdegno
feci di traverso in tutte le porte del regno

guida i temerari e gli impavidi di testa
verso gloria, successo e morte certa
dona carezze violacee ai deboli di cuore
per alleviare il grande peso dell'amore

un giorno lontano dai tempi noti per i viventi
una notte vicina ai tempi di chi non vive
ove l'amor tace e accosente in silenzio
il rumore dell'odio gratta la polvere sui vetri

non puoi capire ma solo ascoltare, taci
non puoi prevedere ma solo fare, ora
non puoi difenderti ma solo aver paura
non puoi scappare ma solo arrenderti

Oltre ogni limiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora