Amatis (Angelo della Morte) (NdA so che Angelo della Morte non è un personaggio creepy ma l'ho aggiunta, perchè nessun altro dei personaggi era abbastanza... ehmm...come lei)
Era notte fonda e stavo aspettando sveglia come una stupida quel gran -come chiamare una persona della sua intelligenza sopraffina? Hmm... ah, sì- demente di quella specie di coinquilino che avevo.
Guardai l'ora. 3:20 a.m. . E pensare che lo avevo avvertito dei rischi che correva mettendosi contro di me e mi ero fidata di lui quando mi aveva giurato che non sarebbe andato in giro.
"Stupida, stupida e ancora STUPIDA! Mai, MAI, fidarsi di un giuramento di un assassino! Oh, come rimpiangerà di essere uscito!" Continuavo a mormorare andando su e giù per la stanza, sentendo la rabbia che cresceva di minuto in minuto, mentre chi era rimasto sveglio ad attendere il suo ritorno -e, detto tra noi, ad impedire che lo uccidessi appena fosse entrato- impallidiva visibilmente ogni volta che ripetevo l'ultima frase.
Fui strappata dai miei pensieri udendo porta che veniva lentamente aperta, per non farsi scoprire, e con la stessa lentezza veniva richiusa ma stavolta ci fu un piccolo tonfo, un'imprecazione soffocata e poi il silenzio più totale, come se chi fosse entrato si aspettasse un attacco alle spalle.
Per raggiungere le camere, l'errante doveva farsi ancora due lunghe rampe di scale, intervallate dal primo piano che comprendeva una cucina, una sala da pranzo e un grande salotto, dove eravamo quasi tutti riuniti.
Velocemente io e gli unici tre che non avevano ceduto alle braccia accoglienti di Morfeo svegliammo i nostri compagni e ci mettemmo ad aspettare che un certo Signorino finisse di maledire sottovoce anche i Santi inesistenti e continuando ad inciampare fino ad arrivare al primo piano dove stette per pochi secondi fermo, come per capire se ci fosse qualcuno. Dopo aver, invano, creduto d'esser solo, mosse un passo e due miei pugnali -i miei preferiti-, perfettamente sincronizzati all'accensione della luce si conficcarono a pochi millimetri dalla sua gola, facendolo bloccare di colpo, come se fosse congelato, con la bocca aperta e un piede ancora a mezz'aria.
Cercò di giocarsi la carta della mia simpatia verso di lui.
"Ammy, so che ho sbagliato ma..."
Non gli lasciai nemmeno il tempo di rifilarmi qualche scusa patetica e poco credibile e, con altri due pugnali in mano, mi fiondai verso di lui. Lo vidi cercare di abbassarsi ma le mie due lame precedentemente lanciate gli carezzavano il collo e cambiò subito idea.
Arrivata a neanche due metri da lui un colpo improvviso mi fece rimbalzare all' indietro, sentii una stretta molto dolorosa ai fianchi, dove subito posai lo sguardo, notando che erano fasciate da delle corde molto spesse e nere.
"Slender, lasciami." Dissi, avanzando di una quarantina di centimetri con un colpo di ali, ma il terreno guadagnato tutto d'un colpo divenì perso e con lui un altro metro buono. Ora i due metri erano quasi raddoppiati e, oltre ai fianchi, anche le attaccature delle ali facevano più male di quello che volessi ammettere.
Emisi un righio sommesso e mi voltai per vedere chi, oltre al mio fidato Slenderman, mi bloccasse dal commettere un omicidio.
Vidi Laughing Jack, Ticci Toby e Clockwork che mi trattenevano con tutta la forza in loro possesso dalle ali e Clock mi guardava come per chieder venia per Jeff, che era ancora immobile che mi scrutava impaurito e io sorrisi al pensiero di quello che sicuramente srava pensando:
Merda, questa volta l'ho fatta grossa!***************************************
Ecco a voi il secondo capitolo, doveva uscire ieri a mezzanotte circa ma questo simpaticone di Wattpad me ne aveva cancellato metà!
Spero che sia di vostro gradimento.Che la fortuna sia sempre a vostro favore,
SoulEater
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Devil's sons
FanfictionDue sorelle sono state separate quando avevano sette anni e hanno seguito strade opposte: una quella del bene ed una quella del male. Se si ritrovassero dopo cinque lunghi anni unite contro un nemico in comune che ha distutto due volte le loro vite...