Hola gentah!
Chiedo umilmente venia per tutti questi mesi in cui sono stata lontana da Wattpad ma, o perché non avevo voglia di scrivere o perché l'Alzheimer colpiva e mi dimenticavo completamente di averlo, ho ricominciato a scrivere solo il 10/01/'17.
So che l'ultimo capitolo è stato abbastanza bruttino e noioso ma l'avevo scritto di fretta.
Beh, vi auguro un buona lettura (e anche il buon anno, in ritardo ma shh dettagli, dato che mi ero leggermente scordata 😅).
Enjoy,
👻
~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~
Amatis"Scuola?!" fu l'urlo strozzato che uscì dalle labbra del nanetto che avevo seduto davanti a me, con tra le mani una tazza di caffè fumante che pochi minuti prima gli avevo messo sotto il naso come per scusarmi di averlo buttato giù dal letto alle sette di mattina.
"Oggi?!" disse altrettanto incredula la ragazza che aveva affianco, lei con una tazza di tè nero stretta tra le mani candide.
"Matta!" concluse afflitto e leggermente alterato l'ultimo ragazzo, con un piatto di waffles davanti a lui sul tavolo.
Sospirai leggermente dispiaciuta di non aver dato loro un po' di preavviso su questa notizia ma, prima di quella mattina alle cinque, mi era completamente passato di testa.
"Sentite Benjamin, Jill e Tobias, mi dispiace di non avervi avvertito prima ma io e Roger avevamo deciso di farvi ammettere a scuola e dato che Toby ha diciassette anni, Ben anche e Jill può passare benissimo per massimo una diciottenne non ci sono problemi per le età."
"Inoltre potrete controllare i ragazzi e le ragazze nella scuola dove andrete e magari scoprirete qualcosa su quei rompi scatole dei Night Watchers." Concluse Slenderman, rimasto in piedi dietro di me, appoggiandosi con le braccia alla sedia su cui ero seduta e cominciando a massaggiarmi delicatamente la testa.
Vidi Jill fare un sorriso furbo e piegare la testa leggermente a sinistra, come faceva solitamente quando aveva un'idea geniale o per torturare quel poveretto di Jeff o per rubare i dolciumi al suo gemello.
"Però c'è un piccolo problema." disse fingendosi dispiaciuta.
"Nessuno può accompagnarci a scuola e da dove ci troviamo non possiamo prendere il bus." fece un piccolo e fintissimo broncio dispiaciuto.
In risposta, sentii le ossa di Slender scricchiolare, le sue mani tra i miei capelli assunsero delle dimensioni più "umane" e le dita si ingrossarono leggermente diventando anche più corte e meno simili ad artigli.
Leggermente compiaciuta osservai le espressioni dei tre assassini seduti davanti a me.
"Ora avete chi vi porta, quindi sbrigatevi a fare colazione e andate a vestirvi, io e Ammy abbiamo già pensato ai vostri zaini e alle altre cose per scuola." Proclamò sicuro l'uomo alle mie spalle, ponendo fine al rilassante massaggio che mi stava facendo e stringendomi leggermente un spalla con la mano.
Rivolsi un sorriso materno ai tre poveri neo-studenti, alzandomi a mia volta e mi avviai allo studio seguita da Slender, dopo aver baciato sulla testa tutti e tre i ragazzi.
Arrivata alla stanza mi girai verso il mio compagno, ricominciando a sorridere dopo averlo osservato. Davanti a me, al posto di una specie di mostro umanoide tentacolato, c'era un uomo sui trentotto anni, chiaro di carnagione, con dei folti capelli corvini e dei profondi occhi castani con screziature verdi, con addosso un semplice paio di pantaloni scuri, una camicia e una delle sue solite cravatte quasi del tutto disfatta abbandonata attorno al collo che si andava a posare sul petto magro e leggermente muscoloso.
"Sai, mi era mancato non vederti più con questo aspetto." dissi ridachiando e posandogli un casto bacio sulle labbra.
"Uhuhuh, allora la ragazza-clown mi aveva detto giusto, state ancora assieme!" esclamò una voce proveniente dalla porta.
"Kage, quante volte ti devo dire di rispettare la privacy e che la cosiddetta ragazza-clown ha un nome: Jill?" sbuffai leggermente divertita dal comportamento del demone
"Ehy, la porta era aperta!" si difese lui, mentre la maschera passava ad entrambe le parti ridenti
"E poi sai che non mi piace chiamare la gente con i loro nomi, preferisco i soprannomi!"
Fece una breve risata, seguita da un singluto e solo allora mi accorsi delle quattro bottiglie -tre delle quali vuote e nella quarta era rimasto un terzo di liquido purpureo- che teneva abilmente tra le mani. Sospirai, girandomi nuovamente verso il mio compagno.
"Te ne puoi occupare tu? Io devo prendere un libro e fare un sigillo ad Eva, in modo che il suo aspetto attiri un po' meno l'attenzione, e darle le lenti."
Vidi Slender sospirare a sua volta, avviandosi verso il demone per poi prenderlo in spalla, mentre l'altro mi salutava allegramente con la mano libera e ogni tanto prendeva un sorso dall'unica bottiglia -ancora per poco- piena.
Mi sbrigai a prendere quel maledetto libro e la scatolina, per poi con pochi potenti colpi d'ala, trovarmi nuovamente nella mia camera, dove trovai la ragazza già vestita che mi attendeva. Le porsi le lenti quasi color ghiaccio e lei subito, obbediente, le mise per poi dopo alzare lo sguardo su di me, con un'espressione leggermente incuriosita e fece un cenno verso il libro.
"Ti farò un sigllo, in modo da farti passare inosservata tra gli altri studenti." le dissi per poi guardarla interrogativa quando scosse la testa.
"Non mi interessa essere notata o meno, se vorrò nascondermi non avrò bisogno di una delle tue magie, dopotutto sono un'assassina" mormorò piegando leggermente un angolo della bocca.
"Va bene." dissi titubante per poi guardarla passarmi accanto prendendo la sua cartella, rigorosamente bianca come tutto il suo vestiario a parte i jeans, di un grigio chiaro.
Mormorò un "ci vediamo dopo Ammy" per poi scomparire dalla mia vista, scendendo in salotto per aspettare gli altri tre.
Con un sospiro presi posto su una poltrona, cominciando a sfogliare distrattamente uno dei dossier ma mantenendo il pensiero fisso sui ragazzi che avevo cresciuto come se fossero miei figli, sperando che questa giornata e tutte quelle a venire sarebbero state tranquille.
Ma ovviamente sapevo, in cuor mio, che la mia era solo una speranza vana, che per quelli come noi non esistevano le giornate tranquille.
STAI LEGGENDO
Devil's sons
FanfictionDue sorelle sono state separate quando avevano sette anni e hanno seguito strade opposte: una quella del bene ed una quella del male. Se si ritrovassero dopo cinque lunghi anni unite contro un nemico in comune che ha distutto due volte le loro vite...