~1~ Un inizio più dolce

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«Di nuovo qui sei?»

Una voce infastidita interrompe il mio riflettere. Apro piano gli occhi, e mi volto. Dietro di me c'è un uomo basso, con lunghi capelli rossi e un buffo cappello, che mi guarda male.

«Ciao Chuuya» lo saluto «Buongiorno anche a te»

«Buongiorno i miei stivali. Cosa ci fai di nuovo qui?» domanda irritato.

Rivolgo nuovamente il mio sguardo in avanti. Siamo su un ponte che collega le due sponde del fiume Ōoka, a Yokohama. Sotto di noi, l'acqua scorre rapida, trascinando con sé rami e foglie autunnali fino alla baia. 

Siccome non dico niente, Chuuya sospira, si avvicina a me e si appoggia alla ringhiera.

«Eviteresti almeno di farlo in posti del genere?» chiede.

«Cosa intendi?»

«Rovineresti tutta la bellezza del luogo»

«Intendi dire che sono brutto?» 

«Non ho detto questo» risponde, estremamente serio. 

Mi allontano dalla balaustra, per poi avvicinarmi a lui e passargli un braccio attorno alle spalle.

«Se è quello che desideri, non sarà qui che mi suiciderò»

«Grazie» sussurra.

Restiamo alcuni istanti in silenzio, guardando il sole tramontante riflesso sulle acque del fiume, mentre intorno a noi il numero di persone di passaggio diminuisce. Improvvisamente, Chuuya nasconde il volto nella mia camicia, e lo sento singhiozzare. Con un braccio lo stringo a me, mentre con l'altro gli accarezzo piano la testa.

«Scusa» gli mormoro ad un orecchio «Scusa, non è colpa tua se sono così»

Lui continua a piangere per alcuni istanti, finché non mi tira un potente schiaffo in piena faccia. Lo lascio, e lui se ne va a passo svelto, lasciandomi lì a massaggiarmi la guancia dolorante. 

Può scordarsi che gli permetterò di andar via così. Lo inseguo, ma appena lui se ne accorge, inizia a correre. Attraversiamo le strade di Yokohama, fissati dalla gente che ci addita confusa, me ce ne freghiamo. Gira in una viuzza oscura, e lo perdo di vista. Deve aver usato la sua abilità per salire sopra le case. Sospiro, e mi dirigo lentamente verso casa mia. 

So che lui sarà lì.

Infatti, appena apro la porta del mio appartamento, mi arriva un altro schiaffo. 

«Idiota»

Sorrido, guardandolo nei suoi bellissimi occhi blu mare.

«Ed eccoti di nuovo qui, Chibi-chan»

Lui sbuffa, ed esce in terrazza, dove si siede per terra. Poco dopo lo raggiungo anch'io, con una bottiglia di vino e due bicchieri. Lui si versa subito una buona quantità di liquido scuro, ma si sofferma a fissarlo.

«Perdonami Chuuya» mi scuso ancora, versandomi l'alcool nel bicchiere «Io ci sto provando, te lo assicuro. Io sto provando a voler vivere, ma non ci riesco. Quei pensieri...tornano, anche se mi convinco che ora che ci sei tu andrà tutto bene. Io-»

«È tutta colpa di quel bastardo» mi interrompe, prima di mandare giù un abbondante sorso «Se non fosse stato per quello che ti ha fatto ora staresti bene»

«Se non fosse stato per lui però sarei ben che morto ora, dopo essermi buttato da un palazzo da bambino»

«Cazzo, pure lo difendi ora?» mi urla in faccia, fiamme negli occhi.

«Non lo difenderò mai, e lo sai. Sono più che pronto ad ucciderlo quando vuoi. Ho solo detto che se non fosse stato per lui non ti avrei mai conosciuto» gli rispondo, posando la mia mano sulla sua.

Con te  ~Soukoku~ Pt.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora