Capitolo 10

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Buon Giorno a tutti, o meglio dire bonjour a tous.
Sono a Parigi, ho solo la mia Kelly in mano e la foto di Chuck nel borsellino. Non so cosa mi stia succedendo.
Ero in una caffettiera molto classy e ho preso un pain au chocolat, mentre lo mangio, giro per tutte le strade chiedendo ad ogni passante se avevano visto Chuck, mostrando la foto, con il mio francese scadente.

"Serena?" Rispondo alla sua chiamata.
"Hey C non ti sento da due giorni, va tutto bene?"
"S, sono a Parigi."
Mentre lei mi risponde il mio telefono muore.
"Caspita" borbotto.

Entro in tutti i bar e caffetterie possibili di Parigi e nessuno riconosce Chuck.
Così sfinita, prendo un taxi e mi dirigo verso un hotel.
"Excuse moi, Connaissez-vous un hôtel de luxe à une courte distance ?" Chiedo con la speranza di aver detto tutto giusto.
"Oui, le Ritz Paris" mi risponde l'autista.
"Okay portami lì.." Dopo tre secondi realizzo di non averlo detto in francese.."Excuse moi, Emmène-moi là" mi correggo.
Dopo un paio di minuti inutili guardando fuori dal finestrino vedo una figura familiare per strada.
È impossibile che sia Chuck, lui non si veste in quel..Aspetta. È vestito come nella foto.
Così, con le gambe che mi tremano, dico all'autista di fermarsi, gli lancio 4 banconote e scendo dal taxi.
Corro finché non lo raggiungo.
"Chuck aspetta" dico con affanno fermandomi dietro di lui.
"Lui fa per girarsi ma poi continua a camminare"
Io corro velocemente e mi posiziono davanti a lui.
"Chuck" dico con voce affannata, quasi senza fiato.
Lui mi guarda, però c'è qualcosa di diverso. Non sembra più lui, lo guardo dall'alto verso il basso due volte e sospiro "Che ti è successo?"
Lui mi ignora.
"Chuck" lo richiamo per la terza volta.
Lui si gira e mi dice "Va via Clarissa".
Io, senza neanche rispondere mi giro e cammino, nel nulla perché non conosco le strade.
O per lo meno, faccio finta di farlo.
Una volta girato lo seguo finché non arrivo ad una specie di case a schiera, lui entra nella numero 17.
Io, dopo tre minuti dalla sua entrata, busso alla porta. Ma mi apre una ragazza bionda, occhi oceano, sorriso ingenuo e guance rosee come ninfee.
"Excuse-moi, connaissez-vous ce garçon?" Le chiedo facendole vedere la foto di Chuck.
Lei la guarda annuendo e mi risponde: "Oui, il est Henry"
"Actuellement.." dico per chiarire che si chiama Chcuk ma qualcuno chiude la porta.

In the back of a Limo -Chuck Bass Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora