𝐘𝐨𝐮'𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐩𝐩𝐞𝐝 𝐧𝐨𝐰...

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il resto della giornata lo passai sdraiata sul divano con mia madre
Con marcus mi sarei dovuta vedere tra poco per discutere del governo e di cosa dovevamo fare per liberarci di loro

una chiamata mi interruppe mentre stavo per infilarmi l'intimo
«pronto?»
«hai la finestra aperta ragazzina,vuoi che venga ad aggiustare la situazione?»
«adesso la chiudo,stronzo»
il mio dito medio si sollevò vedendo il suo volto fuori dalla finestra appoggiato alla sua moto nera opaca

poi mi infilai l'intimo,e decisi di indossare un tubino nero,con un laccetto nero vicino ad una delle mie cosce

salutai mia madre presi le chiavi ed uscii

salii dietro la sua moto senza dirgli una parola
non si aspettava nulla di quello che avevo preparato

finalmente,arrivammo a casa sua

«zitto e fermo marcus,ho una sorpresa per te»
«ah si?bene.» disse sedendosi
lo legai ad una delle sedie con delle corde,in modo che non si muovesse

«cosa hai intenzione di fare?»

«ciò che sicuramente non ti aspetti...» dissi

mi cambiai nella camera accanto,indossando un intimo interamente nero,che metteva in bella vista le mie forme,l'intimo portava vari laccetti che proseguivano lungo tutto il mio corpo,in puro pizzo.

Entrai nella stanza dove si trovava lui,spalancando la porta e vedendo la sua reazione al mio aspetto

«preparati a soffrire,lopez.»

«dio..cosa hai intenzione di fare ragazzina?»

iniziai a toccarmi davanti ai suoi occhi,toccandomi dolcemente e pian piano a spogliarmi completamente
Le mie mani toccavano il mio corpo,facendo morire al tatto l'uomo davanti ai miei occhi,voleva divorarmi.

«tu vorresti solo le mie mani sul tuo corpo»

«ti sbagli,le mie sono quelle che mi saziano del tutto,marcus..»  dissi in preda ad un orgasmo

vidi il cavallo dei suoi pantaloni sollevarsi ad ogni mio movimento,mettendo in risalto la sua erezione,mio Dio.

iniziai a fare movimenti docili sul suo corpo,strusciandomi e mettendolo in tale difficoltà

«tu muori al mio tatto,marcus.»

«ti aprirei le gambe e ti farei vedere di cosa sono in grado,se solo non fossi così dannatamente stronza.»

le mie mani finirono sul cavallo dei suoi pantaloni,e lo toccai ripetutamente in modo da farlo tacere.

«non mi resisti ragazzina..» disse assumendo un espressione maliziosa

«sei tu quello che non mi resiste in questo momento marcus..» dissi continuando a toccare il suo corpo

gli sfilai via la camicia e gli lasciai baci delicati per tutti i suoi addominali

«ragazzina ora ti conviene correre al riparo»
disse il ragazzo davanti a me mostrando le corde con cui l'avevo legato,tra le sue mani.

«merda..»

𝐬𝐦𝐨𝐤𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora