Tra le lacrime prima di partire, Eijiro si era assicurato di spiegare tutto a Katsuki e, non contento, gli aveva lasciato anche diversi fogli stampati con tutto il necessario per la bimba che ora dormiva nella carrozzina.
Katsuki di tanto in tanto la guardava, anzi, l'ammirava. Era un cucciolo molto carino, piccolo e con certi polmoni! Gli venne da ridere mentre le accarezzava i morbidissimi ciuffettini dorati che si mimetizzavano bene con il colore rosato della pelle e della tutina color confetto che indossava.
Per due settimane l'appartamento del Pro Hero Red Riot sarebbe stato suo. L'Omega lesse ancora una volta il foglio che stringeva nella mano. Aveva già memorizzato tutto.
Fuori il cielo si stava rabbuiando per via dell'ennesimo temporale.
L'orologio sul suo polso scandiva lentamente il tempo. Mancavano appena tre minuti alle sette di sera. Un improvviso brontolio dal suo stomaco lo fece sussultare con così tanta forza che urtò un po' la carrozzina con il gomito.La bimba, però, non si svegliò. Agitò solo un pugnetto.
Katsuki entrò nel cucinino. Cercò nei mobili rossi qualcosa di interessante ma a parte cibi proteici nulla di abbastanza piccante. Fu fortunato nel pensile stretto accanto al frigorifero; infatti trovò dei peperoncini essiccati dietro alcune spezie.
Sogghignò. Aveva voglia di pasta con una buona dose di piccante!
Chihaya fece un versetto poi iniziò a frignare.
Un paio di passi e il biondo la prese in un lampo in braccio; comprese che era affamata dal modo in cui muoveva le piccole labbra proprio verso un suo capezzolo sotto alla maglietta nera oversize a scollo a V che indossava.
Il suo Omega Interiore fece le fusa.
«Ora della pappa, signorina» tubò dolcemente.
Katsuki non era la prima volta che si occupava di cuccioli. Durante i tempi delle superiori, alcuni suoi amici Omega erano rimasti incinti e si era ritrovato, con finta malavoglia, a dare supporto sia durante sia dopo la gravidanza.
Da amante dei libri qual era, la sua conoscenza sul prendersi cura di un bambino si era notevolmente ampliata. Ragion per cui non si concesse di perdere tempo durante la preparazione della formula speciale per neonati e bimbi di poche settimane di vita.
Mentre la bimba poppava avidamente il suo biberon pieno di latte, gli spaghetti bollivano e il soffritto dell'avocado con ben tre peperoncini essiccati sfrigolava. Il profumino era davvero invitante; saliva con spire bianche verso i faretti sotto al soffitto.
«Non dirlo a nessuno, Chi-chan ma tu hai un grande onore» sussurrò mentre dondolava la bimba. «Il tuo babysitter è il grande DynaMight, Dio delle Esplosioni Mortali».
La piccola tubò appena, con gli occhi chiusi.
«Io sono ancora il Number Two Hero... non importa se sono anche un Omega, un cazzo di Omega gravido... e...» Katsuki portò una mano sulla parte bassa della schiena.
Le dita sfiorarono una profonda cicatrice quando coraggiosamente si fecero strada sotto la stoffa della maglia. Non urlò come avrebbe tanto desiderato: Katsuki inspirò semplicemente a fondo mentre fissava il vuoto e la sua mente gli riportava alla mente ricordi non piacevoli.
***Mesi prima...
Katsuki si asciugò il labbro inferiore con un fazzoletto.
Era seduto a un elegante tavolo di un prestigioso ristorante ai piani più alti di un ricco attico. La luna brillava nel cielo e si rifletteva nelle ampie vetrate alle sue spalle, nei lampadari a goccia in swarovski fino all'enorme acquario pieno di pesciolini tropicali. L'acqua illuminata di bianco creava giochi di luce tremolante sulla moquette rossa che rivestiva porzioni del pavimento piastrellato di marmo.
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KiriBaku: Io, tu, Noi
FanfictionIn una storia molto diversa da come ci narra il mondo di Boku no Hero Academia, Katsuki conosce Eijiro ma quest'ultimo non proprio e neppure sa che in realtà l'Omega è DynaMight. Un giorno, Eijiro farà la conoscenza di "Katsuki" venuto per l'offerta...