PISA

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Ho sempre pensato che la vita ti metta danti a sfide per vedere se sei forte a non farti scalfire, ho pensato questo dopo aver sofferto per colpa di un amore non ricambiato. Ma la vita è cosi no? se non hai sfide o lacrime da asciugare è fottutamente noioso. Però penso che ora Dio mi stia prendendo per il culo. Mio fratello morto, Manuel che mi sbatte in faccia il fatto che per lui non esisto, ma poi arriva lui per caso, lui che forse era il meno raccomandabile essendo che era in semi liberta, però mi ha dato l'amore che mi è stato strappato via. Stavolta però non perché non mi volesse o perché ero solo un passa tempo per scopare e basta, no lui mi è stato strappato via per la dinamica che si è creata intorno a noi, pensavamo di poter fare i grandi ma alla fine la vita arriva e ti fa capire che non è cosi che funziona. La protezione testimoni mi ha strappato quella felicita dalle mani come se non me la meritassi, come se fossi un mostro e non meritassi di ricevere l'amore di qualcuno. La mia vita però è rimasta bloccata in quella biblioteca, in quei ultimi 10 minuti insieme. In quei 10 minuti in cui ero contento che si fosse tolto dai guai ma dopo 2 secondi mi crollo il mio intero castello di cemento addosso rimanendone ferito, graffiato e lesionato a vita ma non morto, perché in me volava ancora quella speranza nel fato che ci ha fatto incontrare e amare.

~~Simone~~

Sto sistemando le ultime cose in valigia e Manuel che si lamenta alle 6 di mattina non aiuta per niente, neanche se fosse lui a dover partire per una città nuova.

"Simò hai tutto?" mi chiene mio padre mentre entrava in camera e guardava Manuel esasperato.
" Lo sento dall'altra stanza" continuo sorridendo
"Si papà ho preso tutto. E poi si se continua a lamentarsi e sono io quello che deve partire qui" dissi alzando gli occhi al cielo o meglio al soffitto.
"Ma io te l'ho detto di restare qui, non ho proprio voglia di portarti in stazione Simo"
Ci misi un po' a capire quello che stesse dicendo visto che ogni due per tre tirava uno sbadiglio.
"Come vuoi, mi farò dare uno strappo da papà caso mai" dissi senza pesargli troppo.

Odiavo essere un peso per le persone e delle volte succedeva questo, era stato costretto ad alzarsi prima del solito per dover portare me in stazione...volevo partire mi ero iscritto ad un corso di matematica nel bel centro di Pisa e non avevo voglia e le forze di viaggiare ogni giorno.

Dopo aver salutato tutti ed essere arrivato in stazione Manuel mi salutò dandomi un abbraccio
"Mi raccomando fai il bravo, magari stavolta è la volta buona"

È un sogno nella realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora