Simone era bloccato davanti lo spioncino aveva il cuore a mille doveva trovare un modo per evitare che Manuel incontrasse Mimmo ma non voleva mandare via quest'ultimo.
Pensa Simo pensa che faccio ignoro Manuel o mando via Mimmo? Come si fa a scegliere parliamo del mio migliore amico e del mio ragazzo cioè non posso.
" Mmh chi è?" fu proprio Mimmo a portarlo nella realtà facendogli quella semplice domanda, a cui però Simone per rispondere dovette deglutire
"È Manuel" disse senza guardarlo negli occhi, non sapeva minimamente come risolvere la situazione e il ragazzo che continuava a bussare incessantemente alla porta non aiutava sembrava un orologio di una bomba che a breve sarebbe esplosa creando danni a chi gli sta ficino, infondo Manuel era cosi no? Un enorme bomba pronta a distruggere chiunque ci fosse intorno, come aveva fatto con i sentimenti di Simone, anche se lui è sempre stato lì a cercare di disinnescarla e non farla vivere nella costante paura che facesse del male a chi gli vuole bene e soprattuo a se stesso, ma aveva fallito, avete tagliato un cavo che la fece esplodere e farire Simone, facendoglielo rimanere ustionato.
Simone sapeva che amarlo era come buttarsi in un oceano senza saper nuotare, o infilarsi in una casa in fiamme senza sapere perché è cosa fare, solo perché ti ha attirato troppo.
Simone aveva fatto la fine di quelli che ascoltavano il canto delle sirene dell'Odissea. Ne era fottutamente ammaliato e non vedeva quanto quest'ultimo lo facesse soffrire, no che volesse ma semplicemente per sbaglio, si era convinto che non meritasse di essere trattato bene o semplicemente amato ma avere incontrato Mimmo gli fece cambiare idea, però in questo momento si trovava davanti ad un bivio che però fu scacciato da Mimmo che lo riporto di nuovo nella realtà"Ah va be' ci sentiamo dopo c'è la scala d'emergenza esco da lì" disse recuperando il giubbotto e le scarpe, prima di andarsene bacio Simone a stampo e gli regalo un sorriso un po triste
"Appena puoi scrivimi ok?" Disse, Simone annui e rimanesse bloccato li, aveva fottuamente paura che se la fosse presa perché magari voleva essere fermato o si aspettava che gli dicesse "no rimani ignoraliamo" ma non era stato così, Mimmo si era offerto di lasciargli i loro spazi anche se non gli andava molto a genio Manuel, però la vita era di Simone lui oltre a qualche consiglio non lo avrebbe obbligato a niente tantomeno nel avere un amico con cui parlare, sapeva quanto ci tenesse a lui e sarebbe andata così per sempre.
Simone una volta tornato alla realtà apri la porto
"Ohi finalmente quanto ci hai messo" disse Manuel entrando, come se fosse la sua casa.
"Avevo le cuffie scusa" disse guardando il suo ospite prendere posto sul divano, dove poco fa c'erano sdraiati Mimmo e Simone.
"Posso offrirti qualcosa?" Chiese stavolta dirigendosi verso il divano.
"No no sono venuto a chiederti una cosa" disse guardandolo.
Simone conosceva quello sguardo era di chi voleva chiederti qualche stupidaggine in realizzazione come gli unicorni.
"Ecco vedi sai che io e Nina ci siamo lasciati si- si interropo non voleva fare sbroccare Simone- mi daresti il numero di Jenny?" Chiese prendendo il telefono
Simone rimase un attimo spiazzato non rispose, ma la risposta sarebbe arrivata a bene, infatti la porta di apri
"Il vostro corriere prefe..Manuel ?" Disse lei bloccandosi all'entrata con le buste del cibo in mano
"Hey Jenny come va?" Chiese Manuel alzandosi
"Tutto ok, non sapevo avessimo ospiti Simo" disse posando il tutto sul tavolino
Si bhe neanche io oltre te e Mimmo
Penso Simone grattandosi la fronte.
"Okk em facciamo così eh io vi lascio tutto qui e me ne vado a fare una commissione" disse Jenny
"Noo resta" sputo Manuel di colpo
Jenny fece un sorriso tirato e annui, per poi prendere il telefono smanettare qualcosa su di esso.
"Perché ci sono 3 panini?" Chiese Manuel aprendo la busta.
"EM è mio, puoi mangiarlo tu senza problemi" rispose la ragazza per poi tirare un occhiata a Simone e alzare il sopracciglio.
Jenny pensava che Mimmo o Jacopo si fosse nascondo in casa, ma guardando bene Simone e leggendo la notifica appena ricevuta che diceva
* Sono uscito dalla scala d'emergenza tranqui*
Capi che erano seriamente rimasti soli loro tre.Come già il mondo sa, a Jenny Manuel non è mai piaciuto ma cercava di andarci d'accordo per Simone, non voleva che magari quest'ultimo si sentisse a disagio perciò faceva finta di niente e sorrideva nella speranza che Manuel non dicesse niente per farla scoppiare.
Mangiarono in silenzio, Simone non aveva neanche messo nello stomaco metà del panino ma Manuel non si preoccupo e se lo mangio lui. Jenny invece si fini tutte le Nugget senza guardare mai nessuno. Quella serenità e tranquillità che circondava la casa stamattina era svanita ma nessuno lo dava a vedere, tutti lo sapevano ma nessuno disse la sua.
La serata prosegui in silenzio, finché Jenny non se ne andò, nella speranza di levarsi da quella situazione ma gli dispiaceva lasciare Simone da solo. Però Manuel la seguì fuori dall'appartamento per poi prenderla dal polso e fermarla in mezzo al pianerottolo.
La ragazza alzo gli occhi al cielo e si giro, per poi fare un sorriso forzato.
"Dimmi Manuel" disse, cercando di essere il più cordiale possibile.
"Posso avere il tuo numero?" Chiese
"Dipende" disse, levando via il polso dalla presa di Manuel, per poi continuare a parlare
"Senti, io non cadrò ai tuoi piedi come tutte quindi mettiti l'anima in pace ok, se vuoi il numero nel caso vuoi provare ad essere amici o nel caso dovesse succedere qualcosa a Simone ok. Ma non saremo niente di più" disse.
Jenny odiava le persone che fingevano e giocavano con i sentimenti degli altri e non l'avrebbe mai fatto lei.
Manuel non la guardo neanche prosegui diritto scendo le scale senza neanche salutare né Simone né Jenny.
Il riccio si affaccio dalla porta e disse
"Quindi?" chiese guardandola
"Quindi cosa Momo, speravi che gli dicessi di sì? Lo sai che non lo tollero, vai a casa e chiama quello prima che inizi a pensare che stai facendo festa con Manuel vai va"
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Scusate ma ho avuto dei problemi e non sono riuscita a scrivere, poi mi ero anche mezza dimenticata.PS fatemi sapere se vi piace oppure no-->
Buona Pasqua in ritardo
---una cosa avevo pensato di scrivere un altra storia però non è di Simone e Mimmo. Sarà completamente inventata, fatemi sapere se potrebbe interessarvi
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È un sogno nella realtà
RomanceErano passati anni dall'ultima volta che i miei occhi annegassero nei suoi, non dimenticherò mai quel dolore lancinante nel vederlo piangere, nel dovergli spezzare il cuore quando avevo promesso che avremmo fatto tutto insieme. Erano passati anni da...