TRE

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"Ci puoi giurare che non dirò un bel niente a nessuno, scordatelo  non voglio domande... però devi avere una vita difficile" dico, sollevando le manette con un dito.

"Perché?" si stranisce lui.

"Oh beh sai, trovare il tuo prototipo di donna, chiederle di sottomettersi a te... insomma non tutte hanno il carattere della sottomessa... con alcune non basta tirare l'amo e.... e sai com'è no?"

Daniel aggrotta le sopracciglia.

"Stai dicendo che chi domina nella coppia è un manipolatore? Guarda che è una cosa consenziente da entrambe le parti"

"Mmh non ne sono troppo convinta"

"Conosci poco del bdsm"

"Ma conosco il mio carattere"

"E questo che significa?"

"Che io lo tirerei scemo un dominatore o come li chiamate voi..."

Daniel inchioda la macchina a pochi metri dal marciapiede. Sollevo un sopracciglio e lo osservo, dopodiché soppio in una risata fragorosa. Si è messo in testa qualcosa questo qui me lo sento.

"Oh, la tigre si è offesa"

"Che ne dici di fare un gioco"

Lo sguardo non è più quello di prima . È profondo. È tetro. È dominante. E io non devo caderci dentro come un pollo.

"Se speri che io mi faccia legare come un salame ora, la risposta è no"

"No, sarà molto più divertente"

Intanto che parlava non mi sono accorta che mi ha infilato le dannate manette ai polsi. Ecco. Legata come un salame. Cosa si era detto del "consensuale"?

Mi passa il frustino dal décolleté al collo, fino al mento. Adesso o mi mena o mi scopa. Situazione intrigante ma anche non ideale per una fanciulla.

"Vedo che sostieni i miei sguardi, non abbassi mai la guardia. Non sei una possibile sottomessa decisamente. Ma mi hai intrigato con i tuoi discorsi, quindi facciamo una scommessa Miss Dominante. Da oggi sarai la mia preda preferita. Ma non ti scoperò fino a quando non sarai tu a chiederlo. Può andare?"

Una scommessa interessante. La mia sessualità e libertà in cambio di una nuova prospettiva. Però io non sono Anastasia caro Daniel. Non sarà facile fare Christian Grey.

Faccio cadere le manette che intanto mi sono tolta e la sicurezza di Daniel vacilla per un momento.

Mi fiondo a cavalcioni su di lui e mi struscio lentamente.

Sento la tensione che aumenta tra di noi ma non è ancora il momento di buttarsi. Dopo tutto si la lanciato lui a capofitto senza nemmeno conoscermi.

"Può andare. Ma vale anche al contrario. Dominante contro dominante. Ci stai?"

Lo stento gonfiarsi sotto di me e la cosa mi da una cerca carica di adrenalina. Già in svantaggio il caro dominatore dei miei stiv...

Una mano mi afferra il collo e mi sbatte indietro. Forse avrei dovuto mettergli quelle cazzo di manette.

"Disobbediente fino al midollo"

"Che ci posso fare, è la mia natura" ridacchio, mentre lui mi tiene stretta indietro con la schiena appiccicata al volante. Cerco di liberarmi con le braccia ma con poco successo. Appesa come un prosciutto. Che brutta fine. Sento i miei circuiti inferiori andare in black out e poi esplodere quando lo vedo avvicinarsi delicatamente con la mano libera ai miei jeans. Ha un sorriso sadico in volto.

"Ti do l'occasione di fermarti Lily. Potrebbe essere traumatico. Sei sicura di voler giocare?"

Mi schiarisco la gola e mi scappa una risatina.

"Prima cosa, Lily è un soprannome, mi chiamo Liberty per esteso, quindi se dovessi morire di dolore fammi fare una bella lapide e sarò contenta. Secondo: se non vuoi andare avanti tu tra poco mi libererò da questa presa maledetta e vincerò io. Allora dominatore che vuoi fare?"

Daniel ci riflette due secondi, poi torna con quell'espressione enigmatica.

"Ti ho dato l'occasione di sottometterti a me. Sembra che dovrò obbligarti anche se va contro i miei principi"

"Oh un suvvia è solo un gioco"

"Questo non è un gioco. Questa si chiama punizione"

Appena pronuncia quelle parole le sue dita abbassano la cerniera dei miei jeans e le sue dita si introducono dentro di me come se sapessero già dove andare. Il movimento però è terribilmente crudele. Prima ti coccola, ti stimola, ti dà alle fiamme e poi ti soffoca e si ferma.

"Bastardo" mi esce dalla bocca la quarta volta che senza batter ciglio, mi fa questo scherzetto.

"Vuoi dire qualcosa per sbloccare la situazione Liberty?"

Scuoto la testa e resisto anche se è molto difficile. Il mio corpo ansima sotto alle sue dita e il controllo che ho ancora è flebile.

Per fortuna il risuonare del cellulare di Daniel mi salva e riesco a rimettermi in sesto e a tornare sana di mente. Mi sento come se il mio del sesso mi avesse scomposto e ricomposto da capo. Maledetto torturatore cinese perverso.

"Beh, vorrei andare avanti, ma mi aspettano alla festa. Ti riaccompagno a casa Occhi di Gatto"

"Se mi tocchi i capelli un'altra volta ti stritolo il cazzo"

"Potevi dirmelo e avrei lasciato la presa"

Sgrano gli occhi. È vero. Non mi sono opposta a niente. Quando mi anno strusciata ho fatto eccitare lui ma mi sono eccitata anche io. Ho perso il controllo. Dannazione.

"Okay, uno a zero per la tigre" mi ritrovo ad ammettere.

"Pensi ancora che sia una buona idea"

"No faccio tutte cazzate in vita mia, non l'hai ancora capito? Ma mi danno abbastanza adrenalina da andare avanti quindi noi continueremo" dico sovrappensiero.

"Strano modo di vivere"

"Ci sono cose degli altri che non sappiamo. È questa l'incognita che ci fa incontrare persone strane"

Rimaniamo in silenzio fino a casa, dopo esserci detti frasi confuiche ed esserci quasi ammazzati per scopare senza riuscirci.

Che giornata strana.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07 ⏰

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