2. You don't know you're beatiful

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Mettetevi comodi e prendete una bella camomilla perché sarà un capitolo lungo e ricco di colpi di scena, buona lettura 🖤

Hayley
Oggi

«Miranda, puoi aiutarmi ad allacciare la collana?», le chiedo dolcemente.

«Certo Hay. Non è da tutti i giorni andare ad un appuntamento con un giocatore di basket.», corre da me e mi sistema la collana al collo.

«Non so, quel ragazzo non mi convince pienamente.», penso.

«Hayley, nessun ragazzo che non sia Dean ti convince.», mi dice ridendo.

«Non dire cazzate, l'ho superato da tempo.», farfuglio, ma si capisce che sto mentendo spudoratamente.

È passato un anno da quando l'ho visto l'ultima volta.
Lui ha deciso di trasferirsi da solo a Cork, in Irlanda. Voleva studiare alla University College Cork, ma non so come sia andata a finire.

Non mi ha più fatto sapere niente di lui.
Nè una cartolina, un messaggio, una chiamata.
Niente di niente.

Probabilmente si sarà dimenticato di me e avrà iniziato una nuova vita lì.
Non gliene faccio una colpa, anche io ho deciso di voltare pagina.
Più o meno.

Alle 16:35 esco di casa e raggiungo il luogo dell'incontro a piedi.
Varcando la soglia vedo immediatamente il viso compiaciuto di Owen.

«Ei, Hayley. Come va?», mi chiede mentre mi metto seduta davanti a lui.

«Al solito, grazie. Domani ho un'interrogazione importante, perciò non posso restare molto.»

La verità è che non mi piace questo ragazzo. Mi sento troppo in imbarazzo con lui.

«Tranquilla, non devi rimanere molto. Volevo solamente conoscerti meglio, niente di che.»

Non so da dove cominciare.
Ho sempre avuto difficoltà a relazionarmi con le persone.
Da piccola ero sempre quella bambina timida che nessuno ha mai provato a far integrare nel proprio gruppo.
L'unica ad essere lasciata in disparte.

«Allora, cominciamo da domande molto semplici.», improvviso, «Quali sono le tue passioni?»

Risponde subito e senza pensarci.
«Il basket, la PlayStation, le donne e le feste.»
Molto originale, eh?

«Non credo proprio che le donne siano una passione, Owen.», dico con tono accusatorio.

«Dipende molto da come la vedi, per me è così.», non si vergogna neanche un po' mentre lo dice.
Che stronzo, ormai sono tutti così.

«Senti, non importa cosa pensi tu. Le donne non sono un oggetto, Owen.»

«Va bene, me lo appunterò. Le tue passioni invece?», chiede ignorando completamente quello che ho detto.

«Diciamo che ti basta sapere che nessuna di queste sono le donne.», inveisco mentre mi alzo dalla sedia ed esco da quel posto.

Non sopporto proprio le persone senza un minimo di cervello.
È amor proprio, cazzo.

Non sono facilmente irritabile, ma quando mi incazzo è meglio non essere nei paraggi.

𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥 𝐒𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora