Una bambina sta piangendo perché le è caduto da mano il gelato. La madre si abbassa verso di lei, accarezzandole il capo mentre si accinge a raccoglierlo da terra per poi buttarlo nel secchio vicino.
<Basta piangere! È solo un gelato; la prossima volta ne compriamo un altro> le dice prendendola in braccio in evidente difficoltà. La bambina scalcia e piange mentre la madre si allontana. Al solo pensiero che Noah tra qualche anno sarà così rabbrividisco. Daniel ha dovuto spostare la sua camera al piano di sotto, in una camera che mamma usava per lavorare, proprio perché Noah piangeva troppo la notte e non faceva dormire nessuno.Sono molti a criticare i miei genitori e Daniel per la decisione di vivere insieme. Dicono che doveva abitare da solo, con il suo stipendio può permetterselo. I miei genitori si sono opposti, preferiscono che mio fratello conservi quei soldi per poi comprare una casa in cui vivere con Noah e Miranda, a loro non pesa avere loro figlio e loro nipote in casa. È questo è tutto.
<Ti sei incantata?> qualcuno mi sventola una mano davanti agli occhi e mi ritrovo ad osservare Daisy, la quale mi sorride divertita.
<Oh, Ciao, non vi ho visto arrivare> le rispondo alzandomi in piedi.Il motivo per cui mi trovo al centro commerciale è perché oggi dovevamo uscire con gli amici di Alex; quindi Daisy, James, Sam, Taylor, Adam e Derek. Saluto tutti. Sam mi saluta con particolare entusiasmo, credo che sia per la festa.
<Amico, ma che ti sei fatto?> chiede Derek a Victor. Il mio migliore amico ha deciso di indossare un paio di occhiali da sole per nascondere un po' il livido e anche perché le luci forti gli danno fastidio, ma da vicino si riesce a vedere benissimo.
<Mi è arrivata una pallonata in faccia durante
educazione fisica> si limita a dire stringendosi nelle spalle.
<Certo che doveva essere proprio un battitore bravo, ti ha preso in pieno> aggiunge Adam. Daisy gli tira una gomitata.
<Adam!> Victor si limita a ridere, rassicurandola che non se l'è presa. Poi ci incamminano, i ragazzi dietro e noi davanti. Daisy mi prende a braccetto sorridendomi, credo che vogliano fare amicizia con me e ammetto che la cosa mi agita. Non sono mai stata brava a fare amicizia e, considerando che sono cresciuta circondata da maschi, per me è quasi impossibile fare amicizia con le ragazze.Ho sempre paura di sbagliare qualcosa, di fare una battuta troppo dura o di non avere argomenti per conversare. Voglio un bene dell'anima a Victor, però certe volte vorrei una figura femminile con cui confidarmi. Prima era Miranda, fa coppia fissa con mio fratello dal primo anno di liceo, è un po' come la sorella maggiore che non ho mai avuto, ma ora non che è partita per New York non voglio annoiarla con le mie storie.
<...Ti ho amato quando hai risposto in quel modo a James! Dovevi vederlo quando te ne sei andato era verde, verde!> ritorno alla realtà sentendo le parole di Sam. Accenno un sorriso, un po' imbarazzata.
<Ammetto che mi sono fatta prendere un po' la mano; sono una persona impulsiva. Dopo ho pensato di aver esagerato> le si volta verso di me facendo un verso di sorpresa teatrale, a primo impatto mi spavento, pensando ci sia qualcosa alle nostre spalle.
<Sei pazza? Hai fatto bene! Ogni tanto bisogna dargli una botta di realtà, altrimenti finiscono per gonfiarsi la testa>
<...Per diventare palloni gonfiati al massimo> la corregge Taylor. Sam si volta verso di lei, facendo ondeggiare la coda.<E io che ho detto?> le chiede quasi offesa. Daisy ride.
<Hai detto gonfiarsi la testa> le dice. Sam scuote la mano come a cacciare un moscerino.
<È praticamente la stessa cosa. Comunque, possiamo andare da Sephora? Mi sta finendo il
gel per le sopracciglia> informa.
<Prevedo lamentele> annuncia Taylor. Sam la prende a braccetto e ci fa l'occhiolino.
<Beh, io direi di farsi un giro per fatti loro, no? Dopotutto Daisy deve comprare quella cosa> dice maliziosa. La riccia in questione avvampa.
<Abbassa la voce> Sam ride a quelle parole.
<Vado a dirglielo. Voi aspettatemi qui> e fa una breve corsetta per raggiungere i ragazzi. Mi devo trattenere da ridere nel vedere l'espressione contrariata di Alex e riesco a immaginare le sue parole: "Tra tanti giorni proprio ora ti viene in mente?".

STAI LEGGENDO
My Fake Lover
RomanceLily Parker è una classica ragazza americana, timida e con pochi amici. La sua caratteristica peculiare è quella di avere quattro fratelli, tutti bellissimi e popolari. Infatti, suo fratello Robin è il capitano della squadra di football della sua sc...