Capitolo 9

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<Lily...metto in lavastoviglie?> mi domanda Sam mostrandomi la teglia che abbiamo usato per fare i biscotti. Questa sera hanno organizzato una festa e mi hanno invitata. Le ragazze hanno anche proposto di prepararci insieme e alla fine ho deciso di invitarle da me. Vorrei cercare di mostrarmi disponibile e amichevole e per fortuna i miei fratelli non si sono ancora presentati.

Daniel lavora fino a tardi, ho dato venti dollari a Jason per obbligarlo a farsi i fatti suoi, Robin non è una minaccia. L'unico pericolo è Michael, anche se è tornato è come se non lo fosse, ha orari stranissimi e appare ogni tanto.

<Sì, grazie> le dico mentre pulisco il tavolo.
<Sicura? Possiamo anche lavarli sono poche cose> mi chiede Daisy, intenta a pulire la cucina.
<Non preoccuparti> le dico, spostandomi per permettere a Taylor di passare lo straccio. Sento la porta di casa aprirsi, il sangue mi si gela nelle vene.

Michael fa la sua apparizione in cucina, ha i pantaloni sporchi di grasso. Ha iniziato a lavorare come meccanico, e tiene un busta della spesa in mano. Inarca un sopracciglio guardandoci.
<Ciao!> saluta poco convinto. Il mio sguardo si concentra su Sam, non sembra battere ciglio alla sua presenza. Lo saluta tranquillamente come le altre. Mio fratello appoggia la busta sulla tavola.

<Piacere, sono Michael, voi siete amiche di mia sorella?> continua mentre inizia a riporre le cose: patatine, popcorn, birre, omogeneizzati, latte in polvere...
<No, sono delle ladre che passava per caso e hanno deciso di darmi una mano a pulire> gli dico sarcastica.
Mi scompiglia i capelli e io gli tiro un pugno sul
petto che ha come unico risultato quello di intorpidirmi la mano.

<Sei sempre così gentile che mi emoziono ogni volta che mi degni di una parola> mi dice abbracciandomi.
<Che schifo sei tutto sporco!> lo spingo via disgustata.
<Ragazze, non fatevi convincere. Mi sta dimostrando affetto solo perché ci siete voi qui. Solitamente mi maltratta> rispondo melodrammatica.
<Ma che dici! fragolina smettila> mi sento avvampare a quel soprannome.
<Che teneroo, mio fratello non mi ha mai dato in soprannome carino!> interviene Daisy divertita.
<Ah si, in verità...> non gli permetto di finire la frase che gli ficco un biscotto in gola.
<Perché non vai a lavarti? Puzzi di morte> mi spintona, sputacchiando il biscotto.
<Scema, mi vuoi ammazzare!?> poi sentiamo la porta sbattere. Osservo Jason correre velocemente al piano di sopra.
<Il bagno è mio!> urla. Michael gli corre dietro.
<Non ti permettere! Mi devo lavare; se devi cagare vai giù> gli urla. La porta sbatte e Michael inizia a bussare contro di essa.

<Scusatemi ragazze...sono imbarazzanti> dico. Taylor scoppia a ridere.
<Tranquilla! Anche i miei fratelli fanno così> parlando ho scoperto che lei ha due fratelli più piccoli di lei.
<Io credo di aver visto l'apparizione di un Dio greco...dov'è che lavora? Vado a farmi dare una controllata alla macchina> mi dice Sam in estasi.
<Tu devi farti controllare al cervello> ribatte esasperata Daisy. Taylor ride rumorosamente a quella frase.
<Sei crudele!> le risponde la rossa, fingendo di essere offesa. Finiamo di sistemare la cucina e poi saliamo al piano di sopra, nella mia stanza.

Mi richiudo la porta dietro mentre Taylor si siede sul letto, Sam inizia a girovagare per la stanza, curiosando. È molto semplice, le pareti sono bianche, i mobili sono in legno chiaro, di fronte alla porta c'è la finestra che affaccia sul retro della casa, le tende sono azzurrine in tinta con il baule posto ai piedi del letto, il quale è disposto con lo schienale contro la parete destra, in orizzontale, a circa un metro e mezzo di distanza. Il letto e la scrivania sono separati da un comodino, mentre la parete sinistra è occupata dall'armadio, una libreria e un specchio messo di lato per farlo rivolgere verso la porta.

<Com'è bella la tua stanza! Mia mamma non mi lascia ridipingere e ho ancora le pareti con le fatine disegnate sopra> si complimenta Daisy.
<Grazie; in realtà abbiamo solo dipinto le pareti, prima erano rosa>
<Io invece ho fatto dipingere i comodini della mia stanza di rosa, per abbinarli al tappeto e alle tende> trilla Sam, si avvicina e mi mostra una foto. È la sua camera da letto. Ai lati del letto matrimoniale ci sono i comodini rosa, davanti al letto un tappeto rotondo e riesco a vedere le tende che affacciano sul balcone.
<È enorme!> commento. Lei si riguarda la foto.
<Ah sì, i privilegi di avere tua sorella sposata! Ho abbattuto il muro della sua stanza e ho ingrandito mia> mi dice divertita.

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