Capitolo 7: guai in arrivo

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L'esplosione della finestra mi fa volare in avanti, verso la cattedra. Ho battuto la testa e quando mi rialzo sono leggermente intontita, effetto che passa appena vedo la scena che ho intorno: i banchi sono stati tutti lanciati verso la cattedra che si è rovesciata, i miei compagni sono quasi tutti vicino alla porta che si spingono per uscire il più velocemente possibile, a quanto pare qualsiasi cosa vedano in quanto mondani deve essere poco meno terrorizzante della realtà, le ragazze sono nella mia stessa situazione. Vedo il mio zaino poco lontano da me e scatto per prendere la frusta e il pugnale da lancio che mi sono portata, non ho tempo per le rune. Vado dalle mie amiche e prendo il controllo della situazione: -Gine vai dal resto della classe, se sta arrivando tutta la scuola, chiama William, portali fuori, tienili al sicuro e una volta che sarà tutto finito e non ci sarà più niente da vedere obliviali tutti, prendi i registri per essere sicura che siano proprio tutti!- -Chiara anche te aiutala, se tutta la scuola è in questa baraonda sarà un problema- -ma te rimarrai sola!- ribatte -oh no, non sarò affatto sola...- mentre dico questo mi giro verso il demone, indicandolo in questo modo alle altre, Arianna è sopra la sua schiena con un piccolo pugnale e uno stilo che cerca di disegnare una runa angelica che indebolisca il mostro nonostante questo si stia dibattendo per cercare di azzannarla. Le ragazze annuiscono e corrono verso la porta dove ormai sono usciti quasi tutti. Io invece corro verso il demone. Mentre mi avvicino lancio il pugnale nell occhio del mostro per attirare la sua attenzione. Lo colpisco. In un occhio. Wow, a quanto pare adesso che la mia scintilla di magia si è manifestata, ho anche le capacità tipiche degli Shadowhunters. Sono a meno di un metro dal demone, srotolo la frusta che ho attorcigliata intorno al polso e miro al collo fragile della creatura. Lo colpisco in pieno sotto, io e Arianna, una sopra la schiena del Demone e una sotto, ci guardiamo e abbiamo un'idea, insieme. Io continuo a lacerare la carne del collo da sotto con la frusta mentre lei l'affetterà da sopra. Ci vogliono un paio di coglpi ma dopo un po' la testa cade e scompare nella sua dimensione originale appena prima di toccare terra.

-Andiamo dobbiamo aiutare gli altri!- annuisce velocemente con la testa, faccio per uscire dalla porta ma mi blocca -Aspetta!- -prima facciamoci i marchi per sicurezza- -Hai ragione è meglio- mi avvicino allo zaino e prendo lo stilo, -direi di aiutarci a vicenda per fare prima e farne solo alcuni basici: Potere Angelico,Velocità, Agilità, Forza e un iratze da completare velocemente nel caso servisse- -Sì, mi sembra giusto- ci marchiamo a vicenda e poi corriamo fuori con le nuove rune della velocità che bruciano sulle braccia per l'uso.
Fuori troviamo solo qualche classe, probabilmente solo quelle intorno alla nostra hanno sentito il rumore della rottura della finestra. Individuo Ginevra che oblivia il ricordo di qualsiasi cosa abbia visto ad una ragazza con i capelli scuri e corti, la raggiungiamo -Quanti ne mancano?- le chiedo - Una decina, sono quel gruppetto da solo là- indica un piccolo gruppo di ragazzi dallo che ci stanno fissando con uno sguardo spaventato da sotto un albero. Mi avvicino a loro come si potrebbe fare con un animale spaventato -va tutto bene state tranquilli, se venite con me vi accompagno a chiamare i vostri genitori per farvi venire a prendere- acconsentono, anche se sono un po' diffidenti. Li porto uno ad uno nella stanza dei custodi, dove c'è il telefono della scuola, li oblivio e poi gli faccio chiamare, giusto per riprendersi. Dopo aver finito con gli incantesimi torno dalle ragazze.

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