Warning: smut (c'ho provato almeno)
Quell'universo in cui Simone è un artista e Manuel cerca un lavoretto
Manuel era di fronte il portone in legno di un vecchio edificio situato nella periferia di Roma.
Aveva suonato il citofono contrassegnato da "Balestra S." e attendeva che il proprietario di quel cognome gli desse l'accesso al condominio.Qualche giorno prima il suo amico Giulio, sapendo che cercava un lavoretto per arrotondare lo stipendio da meccanico e poter così proseguire il suo percorso universitario in filosofia senza grandi difficoltà economiche, gli aveva mandato la foto di un volantino dove un artista emergente, per l'appunto il signor Simone Balestra, cercava un modello per realizzare una delle sue tante opere. Specificava che non gli interessava né l'aspetto, né l'età, né il sesso della persona che si sarebbe prestata al lavoro, ma richiedeva semplicemente di non avere problemi di disagio nel posare nudi.
E Manuel aveva pensato che sì, la paga era buona e tutto quello che doveva fare era stare fermo e zitto.
Aveva ringraziato Giulio e aveva contattato su WhatsApp l'artista e, dopo qualche messaggio formale, in cui si erano scambiati nomi e cognomi, Simone gli aveva mandato l'indirizzo di casa, dandogli appuntamento per il giorno successivo.
Manuel quella sera aveva cercato informazioni sul ragazzo, trovando il suo sito web nel quale erano pubblicate diverse foto di dipinti; dalle varie rappresentazioni, emergeva un pittore che non aveva un soggetto preferito per le sue opere: in ogni tela erano rappresentati oggetti, fiori, paesaggi, animali. Manuel aveva notato due cose: i suoi quadri erano tutti realistici e non era presente neanche una tavola con raffigurata una persona.
Il moro aveva quindi dedotto che o non voleva pubblicare quel genere di dipinto e non ne aveva mai fatto.
Infine, prima di andare a letto aveva cercato qualche foto che ritraesse l'artista di quelle opere, secondo Manuel, meravigliose, ma non ne aveva trovata nessuna.
Sapeva solo che si trattava di un ragazzo della sua stessa età, laureato in Pittura e Arti Figurative e che lavorava come apprendista in uno studio artistico.
A risvegliarlo da quei pensieri, fu il suono del portone aperto.
Manuel, deglutendo e sistemandosi la camicia a scacchi, si fece strada nell'ingresso dell'edificio per poi salire fino al terzo piano, dove trovò la porta dell'appartamento di Simone già aperta e sentì una voce maschile, proveniente da dentro, dire «entra pure».
Il moro si trovò in un soggiorno piuttosto piccolo, ma accogliente, dai colori chiari e le cui pareti erano decorate da quadri; ne riconobbe qualcuno dal sito che aveva visitato la sera prima.
«Benvenuto» disse una voce alle sue spalle.
Manuel distolse lo sguardo da una tela per spostarlo verso il suo interlocutore.
Ah
Fu il primo pensiero che ebbe, squadrando l'artista davanti a lui; era un ragazzo a dir poco stupendo, più alto di lui, con una massa di ricci scuri che ricadeva ordinata sulla sua fronte -al contrario della sua, sempre scompigliata-, un paio di occhi marroni, guance arrossate, labbra carnose.
Perché non si ritrae lui? Farebbe milioni
Simone era rimasto estasiato dal ragazzo che si era trovato di fronte.
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Universi paralleli | Simuel OS Collection
Fiksi Penggemar«Ma te ce pensi mai agli universi paralleli?»