CAPITOLO 9

8 0 0
                                    

ERICK ' S  POV

Mi sono appena svegliato e ovviamente , strofinandomi la faccia mi rendo conto che anche questa mattina Edward è passato per i suoi scherzi mattutini .

Oooooo non lo sopporto più .

Sono solo le sette e già mi sento sprofondare , quando mi rendo conto che al pensiero di dover tornare a scuola dopo due giorni distante dai bulli che mi prendono in giro e di cui i miei fratelli non sanno l'esistenza , mi ha procurato un bel attacco di panico e la voce nella mia testa ha di nuovo preso vita e mi sta strizzando il cervello .

Questa mia voce di cui nessuno sa l'esistenza , mi sta dicendo che " anche oggi verrai preso in giro e giudicato da tutta la scuola , perchè è quello che ti meriti . "

Per me questa voce è distruttiva perchè è come se ci focce una persona che mi sta tutti i giorni , tutto il giorno appresso e mi dice le cose che penso , è come se realizzasse tutte le mie paura , è una cosa orribile , non la auguro a nessuno.

Le voci si fanno sempre più nitide e sempre più forti a tal punto da farmi mancare l'aria e procurandomi un attacco di panico , mi odio, odio tutti i miei problemi che mi limitano tutti i giorni .

All'improvviso la voce è talmente forte che scoppio a pingere ,cosa che di solito non faccio mai , il che mi spaventa tanto e l'attacco di panico aumenta , portandomi via la capacita di parlare e di muovermi.

Sono seduto sul mio letto , tremo come una foglia e non riesco a parlare , ma solo a piangere .....

Improvvisamente sento la porta aprirsi piano e vorrei automaticamente nascondermi sotte le coperte a costo di prendermi una secchiata di acqua fredda adosso , piuttosto che mostrarmi così dai miei fratelli , ma sono completamente immobile , come se fossi incollato al letto e non riesco a spostarmi da quella posizione .

Nel frattempo la porta si apre e sulla soglia vedo comparire la sagoma di mio fratello Edward , e quando mi ricordo che lui mi vedrà in queste condizioni l'attacco di panico già grande , aumenta e io mi sento morire .

Edward entra in camera e mi guarda scioccato , esattamente come ha la faccia una persona quando vede qulcun'altro avere un attacco di panico e io mi sento sprofondare .

Allora lui si siede accanto a me nel mio letto e mi sussura all'orecchio << Respira fratellino , fallo per me . >> e mi posa una mano sulla schiena e l'altra sul petto e prima preme poi allenta la presa per darmi il ritmo , ed io comincio a sentirmi meglio .

Lui continua a sussurrarmi all'orecchio << Rillassati , non sei solo ci sono io qua con te , continua così , ci stai riuscendo , sei grande , bravo !>> in questo momento mi rendo conto che non devo più nascondermi e devo chiedergli aiuto quando ne sento la neccesità , perchè lui è il mio fratellone e le sue parole mi fanno bene .

Una volta che mi è passato l'attacco di panico lo abbraccio << Grazie Edwuard . >> dico io , e lui mi risponde << Non mi devi ringraziare Erick , sono tuo fratello maggiore e pretendo che tu me lo dica quando stai male , hai capito ? >> io annuisco e poi Edwuard mi aiuta ad alzarmi dal letto , e scendiamo insieme in cucina per fare colazione.

Non gli ho detto il motivo del mio attacco di panico e il fatto che lui non me lo abbia chiesto , mi fa venire voglia di dirgli tutto , ma so che farebbe casini quindi forse è meglio non dirglilo ora , ma adesso so che posso fidarmi di lui e parlargli dei miei problemi .

E più ci penso più mi sento bene , perchè è bello avere una persona con cui confidarmi e sapere che non verrò giudicato .

Nothing is easyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora