UNO

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Addison Price

Il termine psicosi indica un tipo di disturbo psichiatrico, espressione di una severa alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell'esame di realtà, frequente assenza di insight, e frequente presenza di disturbi del ...

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Il termine psicosi indica un tipo di disturbo psichiatrico, espressione di una severa alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, con compromissione dell'esame di realtà, frequente assenza di insight, e frequente presenza di disturbi del pensiero come allucinazioni e deliri.

e coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
–Friedrich Nietzsche


🍑

Immaginate di potervi svegliare, un giorno, ed avere carta bianca.

Anzi ancora meglio, immaginate di potervi svegliare e scoprire di essere voi stessi una tela completamente bianca, da poter dipingere a piacimento.
Nessuna regola di composizione, potete ripartire da zero.
Anzi, dovete ripartire da zero.
Cosa disegnereste? Chi diventereste?
Qualcuno di grandioso, magari. Oppure qualcuno di invisibile.
Colori sgargianti o anonimi? Acquarello o matita?
Se un giorno vi svegliaste con la possibilità di ricominciare da capo, senza legami e senza vincoli, chi vorreste essere?

Ho avuto cinque anni per pensare alla risposta più giusta. Ci ho pensato così tanto che alla fine mi sono quasi convinta di poter diventare qualcuno di eccezionale.
Una famosa pittrice, una fotografa di successo, una rinomata esperta di arte moderna.
In cinque anni, mi sono convinta di essere straordinaria , di essere destinata a qualcosa di più, qualcosa di diverso, qualcosa che desse uno scopo al mio passato.

Potrete quindi immaginare la mia sorpresa quando, una volta iniziata l'università, ho scoperto che, nonostante tutto, sono solo una giovane donna inesperta senza chissà quale grande talento.
E che la mia tela bianca è comunque macchiata.

«Signorina Price, questi lavori sono...» La professoressa McCallan muove gli occhiali da vista sul naso ed avvicina l'ultima fotografia al volto.
La osserva da ogni angolazione, la smuove contro luce, la ribalta, la piega.
La guarda con così tanta intensità che potrebbe perforarla.

«Terribili.» Conclude con le sopracciglia aggrottate.

Sprofondo.
È il terzo giudizio negativo di fila dall'inizio del semestre. Quante "critiche costruttive" può sopportare una studentessa del primo anno prima di implodere?

«Oh.» È tutto ciò che mi limito a dire.

«Signorina Price, gliel'ho già detto: non vedo intensità, non vedo sentimento! Certo ha dimostrato una grande conoscenza tecnica, ma dalla mia classe pretendo di più. Tiri fuori la rabbia, la grinta, la tristezza, la gioia, qualsiasi cosa lei abbia in corpo la voglio vedere nelle sue raccolte.
Gli autoscatti servono a farci provare qualcosa ma quando guardo le sue fotografie io non sento nulla. Probabilmente proverei più emozioni davanti ad una foto destinata alla sua patente.»

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