4 - Nel frattempo

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Nel frattempo, a Malfoy Manor, Lucius misurava a grandi passi il salotto, andando su e giù freneticamente, il viso preoccupato e arrabbiato al tempo stesso.

"Come ha osato... quell'ingrato..." borbottava torcendosi le mani. Se avesse avuto ancora la sua bacchetta l'avrebbe fatto restare con la forza, poco ma sicuro.

Seduta su un divanetto la moglie lo guardava con espressione indecifrabile.

"Forse dovremo lasciarlo fare come vuole, forse per il momento dovremo annullare questo..." cominciò dopo un attimo di esitazione, ma il marito la interruppe quasi subito: "Non dire sciocchezze Narcissa. Draco ha bisogno di sposarsi con quella ragazza. La sua famiglia è rimasta fuori dalla guerra, il suo nome è immacolato. E lo sai questo cosa significa? Significa che con la loro unione il mondo smetterà di guardarci come se fossimo degli avanzi di galera..." disse infervorato.

Il fatto che una delle ultime famiglie Purosangue, praticamente l'unica ad essere rimasta fuori dall'ultima guerra, accettasse di dare in sposa la loro unica figlia a un Malfoy avrebbe cancellato velocemente tutte le malelingue che giravano dalla fine del conflitto, Lucius ne era assolutamente convinto.

"Se sei proprio così sicuro..." commentò distrattamente Narcissa, i suoi pensieri già rivolti a qualcos'altro.

"Comunque sono in ritardo..." aggiunse infatti osservando di nuovo l'orologio.

Lei era una persona estremamente precisa, e non sopportava quando le persone si presentavano in ritardo ad un appuntamento, soprattutto se era lei quella che doveva aspettare.

"Arriveranno" la rassicurò Lucius con tono deciso. "Avrebbero sicuramente avvertito se fosse successo qualcosa: come sai conosco bene il padre della ragazza, ci tiene a questo incontro tanto quanto noi"

"E cosa diremo per giustificare l'assenza di Draco?"

Finalmente Malfoy sr. fermò la sua camminata: avrebbe dovuto pensare a qualcosa, e in fretta. Qualcosa di credibile e verosimile: se il suo amico, nonché padre della ragazza in questione, avesse sospettato che Draco non aveva nessuna intenzione di sposare la figlia l'intero contratto matrimoniale sarebbe potuto saltare, e lui non se lo poteva permettere.

Fece per aprire la bocca per rispondere, ma un suono, quello che segnalava l'arrivo di persone all'interno della proprietà, lo precedette: erano arrivati.

***

Nel frattempo a Villa Greengrass l'aria era diventata alquanto tesa.

Donovan ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che la figlia ("quella sciocca ragazzina") fosse fuggita a quel modo.

"Proprio non riesce a capire cosa c'è in ballo? Potrebbe diventare la lady più ricca, potente e rispettata... ma no, lei preferirebbe sposarsi un babbano!" urlò marcando con rabbia l'ultima parola.

Agatha osservava il marito scuotendo la testa: di tutte le volte che lo aveva visto arrabbiato quella sembrava proprio la peggiore, e ovviamente a chi sarebbe toccato cercare di calmarlo...?

"Non è così grave, dalle tempo. È ancora tutta scombussolata per essere di nuovo in Inghilterra, sono sicura che anche lei alla fine comprenderà..."

"Ma io non ho tempo!" la interruppe lui facendole alzare gli occhi al cielo. "Lo sai che per questo suo comportamento l'intero contratto potrebbe saltare? Dopo tutti questi anni, dopo tutta la fatica che ho fatto per assicurarle un buon partito..."

"Allora farai meglio a trovare una buona spiegazione per la sua assenza all'incontro di oggi: siamo in ritardo e sai bene che a loro non piace aspettare" disse Agatha senza rispondere alla domanda retorica del marito.

La ragazza e il MangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora