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Anche l'ultima campanella era suonata; Wakasa ringraziò il fatto che si trovasse seduto poco lontano dal banco del corvino. Aveva passato le ore restanti a guardare fuori dalla finestra, mentre scribacchiava sul quaderno e sentiva svogliatamente la lezione. Si era ritrovato quindi il quaderno pieno di scarabocchi, di cuori e di stelle, ma non aveva scritto nulla di sensato per quanto riguardava le lezioni.

Quando scoccó l'ultima campanella della giornata, infilò tutto il materiale nello zaino e fu inevitabile per lui lanciare uno sguardo in direzione del corvino, poco più lontano da lui.
Difatti, quest'ultimo, alla fine delle lezioni si era subito alzato con lo zaino in spalla e aveva iniziato a smanettare con il cellulare mentre nell'altra mano aveva il foglietto.
Probabilmente stava salvando già il numero di quella ragazza.
Sentí una morsa al cuore, gli faceva male ma non ci diede molto peso mentre si avvicinava a lui; cercò di mettere su un sorriso, molto forzato tra l'altro, e si avvicinò a lui.
《hey, Shin. Ti va di fare la strada per il ritorno insieme ?》
Gli chiese, artigliando tra le dita la bretella dello zaino. Era nervoso, già sapeva il motivo ma cercava di ignorarlo, come sempre.

Il corvino si girò subito verso la sua direzione, staccando quindi gli occhi dallo schermo del cellulare. Aveva intravisto una chat aperta e un messaggio che stava scrivendo, sulla chat c'era il nome di Yuki. Il suo stomaco si attorciglió ulteriormente su se stesso.
《Ti dispiace andare da solo ? Io ho intenzione di aspettare Yuki, le loro classi finiscono più tardi e quindi la aspetterò per un bel po'.》
Avrebbe voluto dirgli che avrebbe aspettato con lui, per non farlo stare da solo e magari chiacchierare un po', ma ciò che riuscì a fare -per quanto si stesse sforzando con tutto se stesso- fu un sorriso e sussurrare un:《va bene. Allora ci vediamo oggi pomeriggio ? C'è la riunione dei black dragons.》

L'altro spalancò  gli occhi per un attimo. Wakasa capí subito, lo aveva anche dimenticato.
Shiniciro quindi rispose con un:《la possiamo anche spostare a domani pomeriggio,  mica ti dispiace anche avvisare tutti gli altri ? Oggi vorrei invitare Yuki per una passeggiata al centro commerciale. 》

Wakasa annuì ancora una volta, nonostante dentro di lui si stava sentendo decisamente troppo male per sostenere quella conversazione ancora a lungo:《va bene. Allora ci vediamo domani.》
Gli concesse un ultimo sorriso e uscì fuori dall'aula.

Mentre percorreva da solo il ritorno per casa sua, una serie di pensieri si fecero spazio nella sua testa. Shiniciro non si accorgeva minimamente dell'interesse nei suoi confronti, era troppo offuscato dalla sua cotta per la ragazza. Ciò gli faceva ancora più male e non aveva nessuno con cui parlare. Avrebbe preferito rintanarsi  in casa per tutto il pomeriggio e stare da solo, quindi durante il tragitto scrisse velocemente sul gruppo che avevano creato con tutti i membri della gang e posò poi il telefono nella tasca. Però aveva anche un'altra alternativa: avrebbe potuto azzardarsi nel seguire Shiniciro al centro commerciale e spiarlo da lontano.

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Tornato a casa, gettò lo zaino sul divano all'ingresso: casa sua era vuota. Sua madre non c'era mai a quell'ora, era sempre a lavoro e rincasava sempre tardi. Mentre non sapeva chi fosse suo padre, magari era un delinquente di strada, dalla cui aveva preso la sua bellissima vena di prendere a testate e a calci le persone oppure magari era un avvocato, o un medico, insomma qualcuno davvero di molto importante in quella società. Negli anni, aveva fantasticato molto su questo e ogni volta si era dato una risposta diversa. Sua madre non gli aveva mai parlato di lui, ma vedeva l'astio nei suoi occhi ogni volta che Wakasa cercava di introdurre anche un minimo la conversazione,  quindi le sue ipotesi si avvicinavano maggiormente al fatto che suo oadre fosse un delinquente.
Con lei invece aveva un discreto rapporto e, il fatto che non fosse mai a casa, contribuiva a evitare anche i casini o le discussioni che si sarebbero potute creare se la donna fosse stata un minimo presente nella sua vita. Wakasa cercava di vederla su questo lato, cercava di essere sempre positivo.
Assieme allo zaino, sul divano si gettò anche lui con la schiena rivolta al soffitto. Recuperó  il cellulare, prima gli saltò all'occhio la discussione che stavano avendo nel gruppo con gli altri membri. A quanto pare a loro nemmeno infischiava il fatto che non si sarebbe tenuta la riunione quel giorno, avevano il pomeriggio libero per andare a pestare qualcuno in giro.
Poi gli saltó all'occhio la chat che aveva con Shiniciro, era ferma su messaggio che aveva lasciato al ragazzo il venerdì precedente quando era andato a casa sua.
E infine osservò la chat che aveva con Benkei.
Scrisse velocemente un messaggio e affondò poi con la testa nel cuscino, in attesa di una risposta.
'Sono a casa da solo. Ti va di passare ?'
Aveva pensato di voler stare da solo, ma da una parte aveva anche bisogno di un minimo di compagnia,Benkei era suo amico da tempo immemore e in quel momento Wakasa poteva accettare la sua compagnia.

Aveva intenzione di passare il primo pomeriggio con lui a casa, poi lo avrebbe congedato con una scusa per recarsi al centro commerciale.

❝𝐂𝐑𝐀𝐖𝐋𝐈𝐍𝐆❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora