Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi
Matteo.Angelica's POV.
«Angelica sei sicura?» Padre Pietro mi ripete la stessa cosa, per l'ennesima volta.
Sicuramente ha notato la mia espressione di prima e ha pensato che la decisione di suonare al ricevimento, fosse forzata.Inizialmente era così, ma dopo aver visto i brani musicali scelti dagli sposi, non ho avuto più dubbi. Hanno davvero bisogno di una pianista.
«Ho agito in buona fede, Angelica. Non ti ho mai visto vacillare davanti all'opportunità di dilettarti con un pianoforte, ma mi sono sbagliato. Scusa. Dovevo parlartene in privato, prima di coinvolgere la signora Cortese.»
Il pentimento nel suo sguardo non lascia spazio ai dubbi.
«Sì, hai ragione. Inizialmente ero un pochino titubante, ma stai tranquillo, voglio davvero suonare al ricevimento» e sono sincera nel dirlo.
Appena poserò le dita nei tasti, tutto il contesto attorno a me, smetterà di esistere. Potrò così immergermi nel mio mondo di beatitudine.
Se non ci andrò, sono sicura che i sensi di colpa mi divoreranno e passerò la serata con il pensiero costante di non aver fatto la scelta giusta.
«Sei sicura? Non ho pensato a ...» lascia in sospeso quella frase e io so il perché.
«Sicurissima» qualsiasi cosa succederà non Mi lascerà sola.«Va bene, Angelica. Grazie.»
Andrea's POV
«Sei sicura che sia all'altezza?» pronuncio queste parole perché so quanto mia sorella ci tenga al ricevimento e all'accoglienza degli ospiti.
«Ti dico che so quello che faccio, io vado a teatro, non come te che ti diverti a girare tra pub ed eventi mondani. » Mia sorella è proprio schietta. Tutto ciò che dice è vero, a me piace la bella vita.
«Va bene, va bene» mi arrendo. Più che altro perché non ho voglia di discutere, il matrimonio è suo. Poi se qualcosa dovesse andare male, cercherò di intervenire e improvvisare, su questo sono il migliore in assoluto.«Andrea con che macchina sei arrivato?» domanda mia madre, mentre siamo fuori, al lato del piazzale della Chiesa.
«Oh, no!» prosegue «Sei venuto in moto?» dice con voce tremante, vedendo la mia moto parcheggiata.Non potevo fare altrimenti.
«Sì?» dico come se avessi paura di rispondere.
«Va bene, oggi è un giorno importante, niente discussioni. Sali con noi in macchina? Poi dopo ti riportiamo qui. Va bene?» ribatte mentre mi fissa. Stessa espressione di quando non vuole essere contraddetta.Che male c'è ad andare in moto a un matrimonio?
«Va bene.» Non che avessi molta scelta.
Entro nella Maserati di mio padre e mi rilasso qualche minuto nel sedile posteriore.
«Non partiamo?» incito mio padre nel
mettersi alla guida.Odio aspettare troppo.
«Tua madre sta parlando con quella ragazza che cantava in chiesa» mentre mio padre pronuncia quelle parole, guardo dallo specchietto retrovisore e vedo mia madre che avanza verso la macchina con la ragazza bigotta. Sono annoiato e scocciato per colpa di Eva. Vorrà dire che mi divertirò un po' con lei.
Mamma apre la portiera del passeggero per farla entrare.
Che palle.
«Signora Cortese, non è un problema, posso andare a prendere la macchina e raggiungervi» dice lei senza nascondere un forte imbarazzo. «Angelica cara... È già troppo che ci stai facendo questo favore, per di più gratis! Perciò è il minimo che possiamo fare.»
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Non Sarai Mai Abbastanza
SpiritualAngelica è una giovane donna quasi trentenne con una voce meravigliosa. Canta nel coro parrocchiale della basilica di San Pietro a Roma e diletta il pubblico del teatro con il suo pianoforte. Un evento terrificante del suo passato l'ha segnata profo...