13. Halloween o Holyween parte 2

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Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi.
Wim Wenders.

Michele's POV
✝️🙅👿

La donna deforme alza gli angoli delle labbra creando un macabro sorriso proprio a un soffio dal mio viso.

Per quanto tempo ancora, vorrà torturarmi?

Le sue affermazioni ridondanti, rimbombano come eco nella mia testa, vuole la mia rinuncia, anche qui nei miei incubi.

«La tribolazione ti colpirà...Soffrirai un amore non corrisposto, patirai un lutto familiare in solitudine.
Lei fraintenderà tutte le tue intenzioni. Tristezza e dolore saranno le tue compagne quotidiane...»

Poi aggiunge dettagli che ancora non conoscevo. La mia bocca, come tutte le volte, è impossibilitata dal pronunciare un qualsiasi suono.

«Non sarai all'altezza, non sarai MAI alla sua altezza...per lei passerai sempre in secondo piano.
Non sarai mai abbastanza ...
Ti perseguiterò, scatenerò la mia rabbia su di te... fino alla tua sottomissione... Non potrai salvarla ...» Conclude con quel sorriso inquietante.

Michele

Michele

Michele

«Michele!» afferma una voce dietro di me.

Mi volto.
Apro la bocca e la voce finalmente fuoriesce dalle mie labbra:
«Papà?» sussurro

«PAPÀ!» urlo, è tutto così confuso.

«Ascoltami...», poggia le sue mani nelle mie guance, «il Cielo non resterà insensibile davanti alle tue sofferenze...» il suo sguardo resta fisso sul mio.

«...il lutto sarà il tuo?» dico in preda al panico.

«Ti sembrerà che tutto sia perduto, ma non sarà così... Le tenebre non potranno vincere...» pronuncia queste parole criptiche e io non ne colgo il significato.

«Ogni cosa andrà al suo posto... Ma perché accada, dovrai passare per delle vie tortuose, ma non sarai solo...» sorride e mi abbraccia.

«Quando si ama non si fatica, ed anche se si fatica, la stessa fatica è amata.... Ricordalo...» pronuncia queste parole, che mai avrei pensato potessero uscire dalla sua bocca.

«Sei sempre libero di scegliere... È se vorrai accettare questo cammino ... Vai dove tutto è iniziato...»

«Svegliati. ORA!»

[...]

Mi sveglio di soprassalto, sentendo ancora l'eco della voce di mio padre ... cerco di regolarizzare il respiro...
Sono giorni che faccio questi incubi così particolari, ma quello di oggi... Il fatto di aver sognato papà... sta mettendo a dura prova la mia lucidità mentale. Dovrò parlarne con Carlo Mancini.
Mentre elaboro questi pensieri, la vibrazione del cellulare attira subito la mia attenzione, osservo lo schermo...

Numero sconosciuto.

È davvero quella chiamata?

Non rispondere.
Non rispondere.
La voce dei miei incubi rimbomba nella mia testa.

«Davvero stai credendo a questo sogno?» sussurro a me stesso.
Non lo so... La confusione regna sovrana, non riesco più ad elaborare un pensiero logico.
Indirizzo il dito verso il tasto rosso della chiamata...la tentazione di chiudere ed evitare eventuali complicazioni, è molto forte... perché mi spaventa la paura di soffrire.
Soffrire è doloroso e faticoso.

Non Sarai Mai AbbastanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora