La guardai divertita sforzarsi mentre cercava invano di spostare due banchi alla volta, anche se potevo aiutarla rimasi incantata dalla dedizione che ci metteva, così, quando aveva già sistemato mezza aula, le chiesi:
<<Senti ma, secondo te, serve proprio spostarli? Insomma, penso che il prof voglia che ci sediamo così anche nelle sue prossime ore...>> lei sussultò, come se quel pensiero non le avesse minimamente sfiorato la testa.
<<Perbacco>> si lasciò scappare da quella bocca perfetta, coprendosela subito dopo, da lì ho imparato che lei non diceva mai le parolacce, non ero il tipo da accorgermi di certe cose ma non so il perchè ma di lei mi incuriosiva tutto.
Dopo qualche secondo lei rimaneva con le mani sul viso e ciò mi fece scoppiare a ridere:
<<Cosa ti ridi tu>> esclamò lei, <<Cacchio, mi potevi avvisare prima.>> disse imbronciandosi come un bambina.
Alchè mi avvicinai, dicendo:
<<C'è per caso una piccola Sirenetta che ha bisogno del suo marinaio preferito>> porgendole scenicamente la mano quasi in ginocchio.
<<Non farmi ripetere, non chiamarmi così e comunque non ho bisogno di nessuno>> incrociò le braccia, <<soprattutto non di un marinaio scadente come te.>>
<<PFTTTT, io e scadente nella stessa frase?>>mi misi quasi a ridere, poi mi appoggiai sul banco accanto a lei, mi passai una mano fra i capelli e dissi:
<<Allora non hai ancora visto niente mia cara.>>
Rimanemmo così, per quello che poteva essere un'istante o un giorno, a guardarci, l'una riflessa negli occhi dell'altra... e potevamo rimanere così per sempre, finchè non udimmo dei passi avvicinarsi, era il nostro professore di poesia che tornava in classe, magari per vedere se le acque si erano calmate. Lei arrossì e si girò di colpo, mentre io rimasi a guardarla, ancora persa dall'intensità di quello scambio di sguardi. Quando il professore arrivò affacciandosi alla porta dell'aula, sorrise vedendo la scena.
Mi piacerebbe vederci da quell'angolazione in quell'esatto momento, con una Grace tutta indaffarata a cercare di distogliere tutta la sua attenzione dalla mia, e io non facevo altro che intralciare le sue intenzioni cercando continuamente quelle sfere verdi di cui, mio accorsi più avanti, non ne potrei fare a meno.UNA VOLTA finite le lezioni e aver salutato i miei nuovi "amici" mi diressi alla moto e, mentre stavo infilando il casco azzardai a dare un'ultima occhiata nella direzione dove Grace stava all'entrata, sperando di trovarla lì. In effetti, era di nuovo là, ma al contrario di stamattina non sembrava star per esplodere, ma era semplicemente persa nei suoi pensieri e, nel frattempo che gli altri parlavano intorno a lei, mi resi conto che poche volte la interpellavano nella discussione, ma non sembrava dispiacerle. Perciò, dopo aver allacciato il casco ed aver abbassato la visiera, mi diressi in groppa alla mia moto verso l'orizzonte... scherzavo, verso casa.
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Scars
RomanceGrace e Nicole, che conoscerete poi come Gray e Nic, sono due ragazze, la cui vita ha fatto trovare molti ostacoli. Le due si incontrano quando Grace, che spinta da quello che le é successo in passato e nel presente di tutti giorni, si butta da una...