<<Ma potevi dirlo prima che ti facevi Chuuya, non sarei tornato se me l'avessi detto. Sempre il solito disorganizzato>>
Sospirando, Mori si alzò del letto con delle occhiaie mai viste.
Era tornato alle due di notte, e quello che aveva visto gli era piaciuto molto.
La situazione era più o meno questa:
Dazai e Chuuya dormivano uno abbracciato all'altro, solo che il collo del rosso era... era come era, ed erano entrambi mezzi nudi.
La mente geniale del preside non ci mise molto a capire cosa era successo, ma si promise che non gliel'avrebbe detto.
Decise di andare a preparargli la colazione.<<You can't do a double suicide alone... direi che Dazai ha buoni gusti musicali>>
Si disse mentre andava in cucina.Qualche minuto dopo i due addormentati nel bosco si svegliarono, uno più assonato dell'altro.
Si diedero il buongiorno e il moro non perse tempo a baciare il rosso.
Quando si staccarono sentirono qualcuno salire le scale, e una faccia molto conosciuta si affacciò alla porta.<<Ma buongiorno splendida gente>>
<<Vedo che avete fatto una bella dormita voi due eh?>>
<<Mori non iniziare di prima mattina>>
Gli intimò lo studente.<<Pardon. Per scusarmi però ho vi portato la colazione>>
Nel mentre il professore era rimasto imbambolato (e imbarazzato allo stesso tempo) a pensare al fatto che l'ex dottore avesse evidenziato la parola "dormita".
Ed effettivamente, c'erano molte probabilità che li avesse scoperti. Perché Mori è Mori e a Mori non sfugge niente.
Però furono costretti a gustare la colazione in fretta e furia perché il preside aveva una sorpresa per loro.<<Siete pronti? Aprite gli occhi!>>
<<Sarebbero?>>
<<Sono biglietti? Oh mio dio ci porti al cinema Mori?>>
<<Veramente sono tre biglietti per il luna park>>
<<COSA? HAI SENTITO CHUUYA? CI PORTA AL LUNA PARK!>>
Esclamò il moro prendendo le mani del più basso.<<Sul serio? Cioè, tu. Tu, ci, porti al luna park?>>
<<Si?>>
<<ODDIO GRAZIE MORI!>>
Urlò a sua volta il rosso stringendo le mani del più alto.<<Se non vi preparate non ve lo sognate neanche però>>
Dopo quelle parole si fiondarono a cambiarsi, il più velocemente possibile.
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Mezz'ora dopo erano tutti pronti a partire, ma c'era solo un problema.
Con quale macchina andare.
Quella di Mori era parcheggiata chissà dove.
Quella di Dazai non aveva la benzina.
E Chuuya non aveva la macchina.
Alla fine optarono per quella del preside, facendo chilometri e chilometri a piedi solo per raggiungerla.
Ora erano veramente tutti pronti e in venti minuti arrivarono al luna park.Tra cercare parcheggio e fila infinita,alla fine riuscirono ad entrare in questo benedettissimo luna park.
Era pieno zeppo di gente, e di giostre: c'era la ruota panoramica enorme, milioni e milioni di giostre acquatiche, tante ma tantissime giostre che andavano a duemila all'ora.
Gli sguardi dei più giovani erano brillanti, e sembrava che gli potessero uscire gli occhi dalle orbite.<<Allora, da quale iniziamo?>>
Chiese l'ex dottore, non accortosi che i due si erano già fiondati sulla ruota panoramica.
Ovviamente la fila c'era anche lì, ma Mori non si fece problemi a superare i due esaltati.Arrivò il turno del preside che salì, seguito a ruota da entrambi(solo che i due erano in un altro "vagone" perché tre in uno non entravano).
La ruota iniziò a girare e pian piano la vista che prima non era un granché, adesso si stava rivelando meravigliosa.
Dazai e Chuuya erano in silenzio ad osservare il resto del parco, quando il moro fece una cosa di punto in bianco.
Prese il viso del più basso e iniziò a baciarlo molto, ma moolto, intensamente.
Come ormai era suo solito fare, infilò una mano sotto la sua camicia iniziando a tastare i suoi addominali poco scolpiti.
Furono costretti a staccarsi,perché il rosso si accorse che stavano per fare un altro giro.
C'era però, un altro grosso, ma grossissimo e irreperibile, problema.
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Teacher's pet //soukoku//
FanfictionNella spietata lotta per l'amore, cerchiamo sempre una qualche scusa per sembrare innamorati. Ma in realtà, nessuno ci si è mai impegnato più di tanto. Nessuno ha mai trovato una scusa davvero credibile, quando era sul punto di lasciare il proprio p...