19- Teacher's pet, if i so special why am I secret?

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Yokohama, Giappone

I raggi del sole filtravano leggeri i vetri della finestra, accarezzando piano piano il viso di Chuuya ancora dormiente.
Bastarono quei pochi secondi per fargli aprire gli occhi e guardare il soffitto bianco.
Si strusciò una mano in faccia e si rese conto di essere leggermente bagnato sulle tempie.

Sul serio? Ho pianto? Ma quando? Perché?

Non riusciva a spiegarselo né tantomeno a ricordarsi quando.
Decise che però era meglio lasciar stare, anche perché la casa senza Dazai sembrava veramente vuota.

Driin Driin

Si era svegliato due minuti prima della sveglia, questo voleva dire che aveva sprecato due minuti di sonno.
Bene. Un'altra splendida giornata era iniziata così bene da farti piangere.
O forse da farti ridere per non pia piangere.
In tutta calma, si 'sta volta calma, si preparò e andò persino a fare colazione al bar sotto casa.
Quando per strada incontrò Tachihara, lo abbracciò. Si rese conto di averlo un po' trascurato in quel periodo.
Erano passati vari giorni dalla partenza di Dazai, e Chuuya si sentiva stranamente solo.
Quello era il primo lunedì senza di lui da quando era arrivato a scuola, e sembrava tutto molto grigio, cupo e infelice.
Dopotutto, quel professore non era amato solo da lui.
A scuola era tipo una celebrità, era amato da tutti gli studenti (da lui specialmente), e anche gli altri professori gli volevano un gran bene. Si poteva dire che si era ambientato molto presto e molto bene.

Il rosso si sedette al suo posto, dopo aver abbandonato anche Tachihara.
Diciamo che Mori era stato buono (per una volta) e aveva deciso di non mettere un supplente per quelle due settimane.
Questa era un'altra cosa per cui Chuuya doveva ringraziarlo.

<<Chuuya? Tutto bene?>>
Gin gli aveva messo una mano tra i capelli per capire in qualche modo se fosse vivo o meno.
Il rosso alzò la testa e guardò la ragazza un po' confuso.

<<Si, perché?>>
La mora aveva ancora la mano tra i suoi capelli. In un certo senso gli ricordava la mano di Dazai.

<<No niente, era per chiedere>>
Gin allontanò la mano e riprese a parlare con Higuchi al suo fianco.
Quella giornata non poteva iniziare meglio.
.
.
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All'intervallo

<<CHUUUUUUUUYYYYYAAAAAAAA>>
La voce di Tachihara che solititamente era piuttosto piatta, quella mattina aveva deciso di essere stridula e fastidiosa.
Chuuya sbatté la testa sul banco e imprecò qualcosa contro quella maledetta mattinata di merda.
Piano piano si alzò e si diresse verso il ragazzo che lo stava aspettando sulla porta.

<<Buongiorno anche a te Tachihara>>
Il rosso lo salutò con aria annoiata.
Non gli andava proprio di alzarsi e andare in giro con lui, non perché gli stesse antipatico, ma perché si sentiva il corpo pesante come se gli stesse dicendo di non muoversi e restare stravaccato sul banco.

<<Che hai?>>
Chiese l'altro rosso, guardandolo con aria preoccupata.

Possibile che oggi tutti mi chiedano che ho?

<<Niente, perché?>>

Se risponde come Gin giuro gli tiro un pugno in bocca.

<<Non ti vedo molto in forma. Ma va bene.
Allora, che vogliamo fare, vuoi andare fuori o no? Gli altri ci stanno aspettando>>
Chiese anche se la sua non era poi tanto una domanda.
Infatti si stava già incamminando verso il cortile.
Con un sonoro sbuffo, Chuuya si diresse con lui.

<<Eccolo finalmente>>
La voce di Hirotsu fece girare la testa alle due ragazze intente a gustare il loro, a quanto pare buonissimo, bento.

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