Agosto 2012

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Era un semplice giorno d'agosto,il sole splendeva imponente nel cielo sereno. Sembrava quasi che la sua presenza intimorisse gli uccelli appollaiati sugli alberi, che cinguettavano per questo in modo timido. Isabelle correva felice sul prato infinito che si dispiegava intorno a lei. Finalmente era arrivato.
Il momento in cui poteva essere libera e sprigionare tutto quello che aveva accumulato per tutto quel tempo che le era sembrato non finire mai. Quando Isabelle arrivò alla cima della collina difronte a lei, frenò di colpo,cercando di piantare inutilmente i piedi nel terreno umido per non cadere, ma subito si ritrovò a terra dove fu percorsa da una fitta al l'osso sacro che le risali per tutta la schiena. Nonostante il dolore,fu felice di trovarsi difronte a quel meraviglioso panorama, che ormai rivedeva solo nei suoi ricordi. Ancora ansimante per la corsa appena terminata, fece carponi per arrivare all'albero difronte a se e per appoggiare la schiena contro il tronco. Chiuse per brevi istanti gli occhi, lasciandosi penetrare dai raggi del sole che sbucavano tra un ramo e l'altro, e cullare dal lieve venticello che bastò a farle ricadere una ciocca dei capelli castani sull'occhio. Quando aprì gli occhi, le venne un forte dolore alle tempie che si tramutò presto in mal di testa. Decise quindi di alzarsi per cercare di stabilizzarsi e prendere una boccata d'aria, ma si sentì subito mancare il terreno sotto i piedi e si ritrovò all'improvviso faccia a terra,con lo sguardo rivolto al cielo,dove il sole splendeva caldo,pronto, ad illuminare una giornata che Isabelle non avrebbe mai vissuto.

Un giorno del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora