Capitolo 2

44 1 0
                                    

Era passata solo un' ora da quando erano iniziate le lezioni e Isabelle sentiva già l'impulso di buttarsi giù dalla finestra per scappare. La prima ora di chimica non si era svolta come pensava. Aveva immaginato che durante la lezione le sarebbero state rivolte occhiate curiose e di disapprovazione ma invece neanche quando fu invitata dal professore a presentarsi alla classe, suscitò tanto interesse, rimanendo così inghiottita in un terrificante silenzio, e, come se non bastasse, si era dovuta  sorbire tutto l'itinerario della scuola con ogni singolo dettaglio illustratole da Essie. Al suono della campanella che annunciava 10 minuti all'inizio della 2 ora, si trascinò al suo armadietto e controllò l'orario. Dio che sfiga pensò Isabelle guardando le 10 lettere stampate sul foglio che si conficcavano una ad una nel suo cervello. Il primo giorno di scuola, in una nuova città, dopo un interminabile ora di chimica, Isabelle doveva mettere alla prova la sua sportività nella sua prima e frustrante  ora di educazione fisica. Dopo qualche minuto passato alla ricerca degli spogliatoi, riuscì a trovarne l'entrata e a cambiarsi i comodi jeans e t-shirt che portava  con pantaloncini e canottiera. Indugiò per pochi istanti prima di aprire la porta della palestra, attraversata improvvisamente dall'ansia che si impadroniva di lei secondo dopo secondo. Cercò di rincuorarsi dicendosi che era la prima lezione e che quindi non poteva essere niente di preoccupante o particolarmente impegnativo.
Giusto?
Prima di poter ipotizzare una risposta, afferrò la maniglia ed entrò quasi buttandosi  sulla porta che si apriva sulla palestra. Fu immediatamente invasa dal puzzo di cane bagnato e aria viziata che infestava la spaziosa palestra. Scrutò tra le persone che erano impegnate nei loro esercizi, alla ricerca della professoressa Rogers che identificò nell'ala est della palestra intenta a giudicare il lavoro dei suoi studenti. La raggiunse a passo veloce e quando le fu abbastanza vicina le gridò sopra il chiasso della palestra-salve professoressa, sono Isabelle Grant...-
-si va bene, vai a unirti a quelle ragazze li infondo. 5 serie da 30 flessioni e poi segui le altre per il resto del riscaldamento- la interruppe la professoressa senza mai distogliere lo sguardo per guardarla. Con un cenno del capo, Isabelle si avviò verso le ragazze quando ebbe solo il tempo di vedere con la coda dell'occhio  qualcosa grande come un sasso passarle a fianco di striscio, che si sentì un frastuono e si sentì immediatamente soffocare e scaraventare a terra per poi essere assalita dalle tenebre.

Un giorno del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora