capitolo 4

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[maledetto tradimento]

Giorni dopo, giovedì 12 settembre:
8:00 del mattino.

Suonò la sveglia e mi svegliai felice, pronta per una nuova giornata.

Ogni giorno mi fa sempre più male nascondere tutto ciò che accade nella mia vita ai miei amici; la mia relazione con Tom, la mia scomparsa.

Ma sono quasi certa che quando Tom ed io avremo concluso con il signore oscuro, tutto verrà alla luce.

Era ben chiaro che non avrei convinto alcun purosangue a unirsi al lato oscuro di Voldemort e che non avrei preso la vita di nessun babbano.

Oltre a ciò, ogni notte, continuavo ad avere lo stesso dannato sogno su quel signore misterioso e sulla casa dei Gaunt; finiva sempre allo stesso modo, senza sapere cosa c'era dentro a quella maledetta scatola.

Man mano che passavano i giorni e sognavo sempre la stessa cosa, cercavo di imparare quella frase che il signore misterioso recitava in serpentese.

Cominciai a vestirmi, indossai la mia veste, presi i libri e la bacchetta, mi pettinai e uscii dalla mia stanza per andare alla prima lezione, Storia della Magia.

Attraversando i corridoi di Hogwarts, notai molti studenti dirigersi verso le loro classi; mi risultava complicato camminare tra di loro.

Cercai di avanzare più velocemente per arrivare in tempo alla lezione, ma senza volerlo urtai una persona e tutti i miei libri caddero a terra.

«Merda» mormorai.

Iniziai a raccogliere i libri caduti a terra, piena di indignazione, e notai che qualcuno mi stava dando una mano nel raccoglierli.

Alzai gli occhi lentamente e vidi il volto sconosciuto di un ragazzo.

«Scusami, non volevo farti cadere i libri a terra» si scusò. Socchiusi gli occhi cercando di capire chi potesse essere, ma non riuscivo proprio a riconoscerlo, anche se mi sembrava un po' familiare.

«Non preoccuparti, li raccolgo io» annunciò.

Alla fine quel ragazzo mi restituì tutti i libri che erano rimasti.

«Grazie» sorrisi gentilmente.

«Di niente»

Successivamente, gli voltai le spalle per dirigermi alla mia classe.

«Aspetta» mi fermai di colpo «il tuo nome?» mi domandò.

Mi voltai e mi riavvicinai a lui lentamente «Maria Lestrange, e il tuo?».

Il ragazzo mostrò un mezzo sorriso e si avvicinò un po' di più a me «mi chiamo Aidan Lynch, incantato di conoscerti».

Mi offrì la sua mano per stringerla, e io ricambiai la stretta.

Lo sapevo..era il ragazzo che Tom mi aveva detto di evitare, merda.

«Piacere» risposi nervosamente «d..devo andare alla in classe, mi dispiace, non ho tempo per parlare».

«Va bene, non preoccuparti» affermò gentilmente «comunque, prendi questo».

All'improvviso tirò fuori dalla sua tasca un piccolo foglietto, lo afferrai e lo infilai nella mia tasca.

«Ci vediamo dopo, Lestrange» mi strizzò l'occhio.

«Ciao» risposi un po' agitata.

Mi girò le spalle e proseguí per la sua strada. Rimasi paralizzata per alcuni secondi. Onestamente , non mi aspettavo che fosse un ragazzo così, gentile, bello e attraente, e la voce..assomigliava a quella di Tom, sembravano fratelli.

Tossicità Oscura 2 [ +18 tom riddle & mattheo riddle ] / traduzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora