Quando Rosa si svegliò, si prese qualche minuto avvolta nelle lenzuola per ammirare il sole che faceva il suo ingresso nella cella. L'ombra delle sbarre proiettata sul pavimento creava una finestra che faceva tanta paura quanto la libertà di poterla attraversare e fuggire lontano, in quel mare che solo la settimana prima aveva navigato e l'aveva fatta sognare.
Si alzò e si vestì, e trovate sia Kubra che Giulia imboccò le scale che l'avrebbero condotta alla mensa per fare colazione. Passò accanto alla finestra e con la coda dell'occhio vide dei riccioli e una canottiera grigia alzare le braccia al cielo, felice di aver appena fatto goal. Erano le 9:00 del mattino, ed evidentemente Carmine e Pino si erano fermati al campetto dopo il loro turno di colazione. I raggi del sole illuminavano la porta di fronte alla quale Pino stava dritto in piedi, e Carmine era pronto per tirare un altro calcio di rigore.
"Se non pensano almeno una volta al giorno al calcio, non sono contenti", disse Kubra avvicinandosi a Rosa bloccata di fronte alla finestra.
La ragazza le sorrise imbarazzata, perché sapeva che l'amica era riuscita a leggerle nel pensiero e aveva visto nei suoi occhi l'amore folle che ormai non era più in grado di nascondere.
"Siete pazze. Chi ha voglia di starli a sentire mentre blaterano di quello schifo di sport?", disapprovò Giulia con tono di disprezzo, "io vi aspetto giù".
Quasi attratto dallo sguardo della sua ragazza, Carmine si fermò davanti al pallone e guardò in alto verso la finestrella aperta alla sua destra. Strizzò gli occhi per proteggersi dal sole e per vedere meglio la persona che sembrava scrutarlo, e nonostante la sagoma si ritrasse di scatto, lo scintillio delle collane gli fecero capire immediatamente che doveva trattarsi di Rosa.
"Ma che fai? Non ti imbarazzerai mica al pensiero che possa essersi accorto che lo stavi guardando?", chiese Kubra sorpresa.
"Non so, per me è ancora tutto nuovo. Non voglio che pensi che lo controlli o che non sappia dargli spazio", rispose Rosa imbarazzata.
"Wow...dovresti spiegare a Pino come ci si comporta allora!", rise Kubra.
Rosa seguì subito le risate dell'amica che non mancò di farle notare qualcosa.
"Sai che stasera ci sarà una serata cinema? L'ha organizzata Beppe"
"Ah sì? E che si guarda?"
"E che ne so. Io so solo che ci saranno tutti, anche il tuo Carmine"
Rosa sorrise e subito le fece cenno di ricominciare a scendere, ma all'improvvisò si sentì il rumore di un pallone che colpiva di nuovo la rete della porta da calcio e un ragazzo urlò "Goal! Tarantè, questo è per te!". Le due ragazze si guardarono e incrociarono lo sguardo di Giulia che le stava aspettando all'uscita. Tutte scoppiarono a ridere e si diressero affamate verso la mensa.
Dopo il laboratorio di Tonino al quale Carmine non partecipò perché in mattinata diversi ragazzi chiesero di potersi tagliare i capelli, Beppe convocò tutti in sala comune per annunciare la serata cinema che li aspettava.
Le ragazze arrivarono in anticipo e perciò accesero un po' di musica e iniziarono a ballare. Kubra si alzò dal divano e trascinò Rosa per un braccio. Si lasciarono andare sulle note di Liberato e si abbracciarono forte per ballare insieme. Passarono minuti che sembrarono secondi, e nel frattempo i ragazzi fecero il loro ingresso nella sala comune. La musica si spense all'improvviso e Beppe iniziò a chiedere a tutti di prendere posto.
"Proprio ora Beppe?", disse Micciarella, "ci siamo persi lo spettacolo"
Carmine si fece largo tra i ragazzi e iniziò ad avanzare verso Micciarella, quasi come se avesse avvertito il pericolo. Dietro di lui Pino.
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Quei due minuti in più (Carmine e Rosa)
FanficQuanto ci ha fatto bene (e male) la storia tra Carmine e Rosa? E quanto ci ha devastato quello sparo alla fine dell'ultima puntata di Mare Fuori 3? Ma soprattutto quanto ci hanno fatto illudere le persone che hanno messo in giro la storia dei due mi...