Quando arrivarono all'ultimo album, Harry aveva accumulato tutti gli altri sulle gambe. Per una volta Louis non parlò, aspettando di sentire cosa Harry avesse da dire, dandogli la possibilità di elaborare qualsiasi cosa gli stesse passando per la testa.Sorrise quando Harry si sporse in avanti e gli diede un colpetto sul braccio. «Grazie.» «Non c'è problema, Harry.»
Harry lasciò fuoriuscire un lungo sospiro. «Dovrei spostarmi qui. Ha più senso per me essere in questa stanza.» «C'è molto più spazio.»
Nell'attuale stanza di Harry potevano a malapena muoversi. Non che importasse che riuscisse a starci o no. «Magari dopo Natale. Finirò di mettere via le sue cose e piano piano mi sposterò qui.» Fece una pausa e Louis seppe istintivamente di dover tenere la bocca chiusa, sapeva che stava per dire qualcosa di importante. «Vale ancora quell'offerta per Natale?» chiese infine Harry. Tamburellò con il pollice sulla gamba per tenersi impegnato, per dare una via d'uscita alle scariche elettriche che lo attraversavano. Voleva davvero tanto portare Harry a casa. Non aveva capito quanto fino a quel momento. «Sempre, tesoro»
«Ne parlerò a Jess, ma se a lei va bene, verremo.»
All'improvviso tamburellare con le dita non fu più abbastanza. Voleva di più. Più movimenti, più tocchi, in più Quando Harry si voltò a guardarlo, Louis si allungò per afferrargli il mento tra indice e pollice «Sei bellissimo.» Sfregò i peli ruvidi sotto le sue dita e poi si chinò per conquistare la bocca di Harry. Non era un bacio brusco o bisognoso d'affetto, ma lento e seducente, che gli scatenava di nuovo quel bisogno di qualcosa
Louis lasciò scivolare la mano fino ad afferrargli la nuca, mentre il bacio si faceva più intenso e la sua lingua esplorava ogni parte della bocca di Harry. L'uomo si accordò a lui, e anche la sua lingua pretese di partecipare, facendo scatenare così una dolce battaglia di labbra e bocche. «Quanto tempo abbiamo prima di andare a prendere la marmocchia?» chiese.
«Poco più di un'ora.»
«Cazzo. Vuol dire che dobbiamo sbrigarci.» Harry sorrise contro la sua bocca. «In un'ora?» «Oh sì.» Con aria riluttante, Louis si staccò da lui e fece cenno alla porta. «Fai la doccia con me, Harry.»
All'improvviso sembrò che nessuno dei due riuscisse ad arrivarci abbastanza velocemente. Harry lanciò gli album sul letto e scattò in piedi. Uscirono insieme dalla porta, attraversarono la casa, il corridoio, con passo svelto e tante risate. Louis inciampò su Harry quando entrarono in bagno, facendolo quasi cadere. Le loro bocche si incontrarono in un misto di baci e risate. «Tu mi vuoi,» disse Louis sfilando via la maglia.
«E tu provi sempre a farmelo ammettere.» Harry aveva già fatto sparire la maglia e iniziò a togliersi i pantaloni. Il membro quasi duro di Louis vibrò di desiderio alla vista di quel sedere sodo, di quelle due lune in cui voleva affondare i denti e il sesso. «Sbrigati!» «Ma di che parli? Sono nudo. Smettila di blaterare e togliti i vestiti.» Harry si infilò nella doccia e aprì l'acqua, mentre Louis si liberava velocemente dei pantaloni e tirava fuori un preservativo dal portafoglio, prima di gettarli da parte. Avvolse le braccia attorno a Harry e si sporse per incontrare la sua bocca. Stavano quasi per inciampare di nuovo, una volta entrati nella doccia, ma Harry sostenne entrambi. Quando furono nella cabina, Louis cadde in ginocchio. «Cazzo.» Harry gli passò una mano tra i capelli, con l'aria di un uomo già in estasi nonostante Louis non lo avesse ancora toccato.
Doveva porvi rimedio. Subito.
«Mmh. Non so cosa voglio di più, se il tuo cazzo o il tuo culo. Oh, lo so.» Fece scendere la lingua lungo la spessa asta di Harry. «Amba.» Poi lo spinse per metterlo di fianco così che lui potesse raggiungere il suo sedere. Morse la natica più vicina, «Rabà.» E avvolse in una mano la sua erezione, «Ciccì.» Poi lo fece voltare del tutto, spingendolo in modo che il petto di Harry poggiasse contro la parte della doccia, «Coccò.» E tracciò il solco tra i glutei con la lingua.
STAI LEGGENDO
Stay.
RomanceHarry ha appena perso una sorella che gli ha lasciato una responsabilità non indifferente; Jessie, una bambina di quattro anni di cui d'ora in poi, avrà l'affidamento. L'ultima cosa di cui ha bisogno è di doversi occupare di Louis Tomlinson, l'avve...