capitolo 2 - asia, occidente

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Dopo lunghe attese, finalmente arrivò il turno di Alessandro. Aveva fatto quelle scale moltissime volte ormai, ma questa volta sembrava ci fosse qualcosa di diverso. Era lì, proprio dietro le quinte ad aspettare, si guardava intorno alla ricerca di lui, ma non c'era. "Cazzo, non è possibile", pensava a denti stretti.
Il momento dell'annuncio era sempre più vicino quando sentì un tuffo al cuore: Marco era sul palco. Era proprio lui a doverlo presentare. Pronunciò il suo nome, con la sua voce chiara e suadente. Alessandro si fece coraggio e iniziò a scendere, sorridente, come se ci fosse già il pubblico. Una volta arrivato sul palco, fu accolto da Amadeus e da Marco che quasi rimase senza parole. Alessandro smise di sorridere e lo guardò, finché il cartoncino che Marco stava tenendo in mano non cadde. Amadeus disse qualcosa, ma nessuno dei due riuscì a sentire nulla.
Poi la base partì e Alessandro divenne Mahmood, ma dopo poco tempo vide Marco allontanarsi dal palco.
Dopo aver finito le prove, Alessandro tornò nella sua stanza d'hotel, uscì in balcone a fumare la sigaretta e ad osservare il panorama.
Doveva cercarlo, sentiva in cuor suo che doveva parlargli ed era finalmente pronto a farlo.

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L'imperatore romano e il re d'EgittoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora