Capitolo 5

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Maria

È davanti a me con una luce diversa negli occhi, mi guarda come se fossi la cosa più bella al mondo.

Ti sei incantato ?

Si. - mi risponde

Dopo minuti a guardarci in silenzio, perché anche con gli occhi riusciamo a dirci tutto quello che non diciamo a parole, mi accorgo che sono ancora in intimo.

Massi, mi devo vestire, se viene qualcuno dei miei e ci trova così, non voglio pensare alla reazione. - e mi metto a ridere

Vedo che mi guarda da testa a piedi e mi dice:

Si forse è meglio, perché anche io ho un problema importante. - lo vedo imbarazzato e non capivo perché, ma appena abbasso gli occhi mi è tutto più chiaro.

Emmh, ti posso aiutare in qualche modo. - le dico stuzzicandolo

Marì, partirei dal vestirti, io prendo una boccata d'aria e mi fumo una sigaretta, mi aiuterà a rilassarmi. - Massi

Come vuoi. - le dico

Mi sposto da davanti a lui e gli passò accanto strusciandomi appositamente sul suo corpo prima di sparire dietro la porta, lo vedo che ha portato le mani al viso, non resisto e scoppio a ridere.

Si gira verso la porta e mi dice:

Ti diverti così tanto ? - Massi

Si, non sai quanto.

Al momento opportuno te la farò pagare, non ti preoccupare. - Massi

Si, certo.

Lo lascio così che gli volto le spalle e vado in bagno, mi metto un vestitino corto attillato di raso nero, tra poco dobbiamo andare a casa di Ludovica che ci ha invitato per una cena, saremo in pochi, ma anche Massi è stato invitato sarà dura tenerlo nascosto fin quando non parlo con Antonio.

Vado in camera e lo ritrovo sdraiato sul mio letto ancora a dorso nudo.

Lo vedo che sposta lo sguardo dal telefono a me appena mi vede.

E tu per una cena a casa di Ludovica dovresti venire così ? - Massi

Perché sto male ?

Marì, già sarà difficile fare finta di niente, poi ti metti sto vestitino che è proprio INO INO io non penso di farcela. - Massi

Gli scoppio a ridere in faccia, la sua espressione è indescrivibile, però vedo quanto mi desidera e questa cosa mi fa sentire più bella e sicura di me stessa, dato che ho molti complessi sul mio aspetto.

E dai, tanto la sai gestire, una bella boccata d'aria ,una sigaretta e passa tutto. Comunque ti potresti mettere la maglietta ?

Perché ? - Massi

Ecco ora fa' lui lo stronzo.

Beh sempre per il discorso dei miei no? - le dico mentendo spudoratamente

Lo vedo che alza leggermente le spalle dal letto, mi prende il braccio e mi tira verso di lui facendo cadere a peso sul suo corpo.

Ah quindi per i tuoi, va beh mi giustifico dicendo che fa' caldo. - Massi

Siamo a pochi centimetri di distanza e sento il suo respiro sul mio collo, inizio a tracciare i suoi pettorali con un dito e lo vedo che mi guarda divertito, non resisto e inizio a mordergli il lobo dell'orecchio, per poi passare la lingua sul suo collo, lo sento emettere dei gemiti e questo mi fa impazzire.

Mi stacco improvvisamente e gli dico:

Bene, tu non devi cambiarti ? - faccio finta di niente, come se non fosse accaduto nulla.

Tu non puoi fare quello che hai appena fatto e poi uscirtene con una domanda così. - Massi

Non mi dà il tempo di rispondere che capovolgere la situazione, ora è lui sopra di me, sento la sua protuberanza premere sulla mia coscia, inizia a baciarmi con una passione mai sentita e provata prima, ci stacchiamo quando entrambi siamo a corto di fiato.


Massimiliano

Mi sta facendo impazzire, la farei mia in un secondo. Vedo che inizia a scendere con le mani lungo la schiena per arrivare al mio sedere e toccarlo con decisione, inizia a muovere il suo bacino in modo che la mia protuberanza si struscia con la sua zona intima.

Marì sto impazzendo. - le dico

La vedo che ansima, ma sobbalziamo quando sentiamo la porta d'ingresso aprirsi.

Vedo Maria alzarsi di scatto e ricomporsi, mentre la mia situazione è più complicata ed evidente.

Cazzo Maria, come faccio ora ?

Ahahaha amo, non lo so mi fai troppo ridere. - Maria

Come mi hai chiamato? - l'ho sentito benissimo, ma lo voglio risentire

Come ti ho chiamato ? Non ricordo. - Maria

Sei una stronza. - le dico

La vedo che sorride, ma appena sentiamo dei passi provenire verso di noi vedo che Maria mi porge un cuscino.

Mariaa, sei a casa? - mamma di Maria

Si mamma, sono in camera che stiamo provando con Massimiliano. - Maria

Che bugiardaaa penso.

Ciao Massimiliano. - mamma di Maria

Salve signora.

Che fai non mi abbracci ? E dammi del tu. - mamma di Maria

Ecco e ora cosa faccio ? Non mi posso mica alzare, per fortuna arriva Maria in soccorso.

Mamma ti devo far vedere una cosa in cucina vieni un attimo. - Maria

Li vedo uscire dalla stanza, per fortuna presa da quello che gli aveva detto Maria si è dimenticata dell'abbraccio. Mi alzo e vado un attimo fuori a prendere aria, appena mi riprendo entro e vado in cucina.

Massimiliano, quanto sei alto ? - Mamma di Maria

Non troppo, le posso dare un'abbraccio, la voglio ringraziare per la magnifica figlia che ha fatto.

Vedo gli occhi di Maria lucidi, così dopo aver abbracciato sua madre, vado da lei e gli dò un bacio in fronte.

Maria sei proprio fortunata ad avere un collega come Massimiliano. - mamma di Maria

Lo so, mamma. - Maria

Dopo aver chiacchierato del più e del meno, diciamo alla madre che dobbiamo andare ad una cena, così usciamo da casa. Arrivati in macchina noto una Maria silenziosa.

Che succede ? - le dico

Non so se mi merito tutto questo. - mi dice

Guardami, tu ti meriti molto di più e io sarò sempre qui a tenerti la mano.

Arriviamo a casa di Ludovica e io non mi sono nemmeno cambiato, ho messo una camicia che avevo in macchina di riserva.

Prima di scendere dalla macchina ci diamo l'ultimo bacio dato che non possiamo ancora dire niente a nessuno.

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