Certe volte le voci della notte non ci fanno dormire, si nutrono di debolezze, rancori, dolore, ricordi. Scavano dentro di noi fin quando non ci riducono a nient'altro che una mente vulnerabile e un corpo quasi privo di vita.
Una notte fra quelle, restai sveglia; il cuscino stretto al petto, gli occhi lucidi.
Pensavo a Jason.
Sentivo il cuore battere a mille nel mio petto, come se anch'esso avesse voglia di scappare dal luogo in cui si trovava. Il dolore mi perforava l'anima. Nessuno in tutti quegli anni era mai riuscito a comprendere, ma sapevo che di lui, in qualche modo, potevo fidarmi.
Decisi di mandargli un messaggio, nonostante fosse tarda notte. Senza forze, afferrai il cellulare dal comodino accanto al mio letto e gli scrissi un semplice «Ho bisogno di te.».
Misi insieme ciò che restava di me, mi sollevai dal letto e mi sedetti sul danvanzale della finestra della mia camera, nella stessa posizione nella quale ero durante il nostro primo incontro.
Fissai il cielo leggermente nuvoloso e contemplai il silenzio notturno, fino a quando non vidi una figura scura che riconobbi come Ashton.
Aveva attraversato la città in piena notte, per me. Non riuscivo a credere che fosse davvero lí.
Mi precipitai giù per le scale, attenta peró a non fare troppo rumore, e gli corsi incontro per abbracciarlo. Con un gesto rapido, invece, mi fermò poco prima che gli gettassi le braccia al collo, e non si mosse. Mi fissó come se riuscisse a parlare con la mia anima attraverso quello sguardo, e solo allora notai che i suoi occhi erano iniettati di rosso. Tenni un po' il fiato sospeso, incredula per ciò che stava succedendo, ma il ragazzo cominciò a camminare, costringendomi silenziosamente a seguirlo. Si fermó poco dopo, sedendosi su un muretto che mi arrivava sopra alle ginocchia.
Feci lo stesso.
Ashton guardava dritto davanti a se, e vederlo in quelle condizioni prosciugava tutti i sentimenti che ancora riuscivo a provare. Prese un respiro profondo ed incominciò a parlare, sussurrando con una calma che quasi mi sorprese.
Poi, la sua voce cominciò a diventare più flebile e instabile, e i suoi occhi ad inumidirsi sempre più.
Nel momento stesso in cui inizió a piangere, a mostrarmi un po' della parte più nascosta di se, capii che tutto era possibile in quegli attimi.
Si, perché furono attimi. Tanti piccoli attimi che si susseguivano, condizionabili dalle nostre parole, da noi.
Allora smisi di trattenermi, lasciando che lacrime piene di rabbia mi solcassero le guance.
Gli presi la mano, facendo incrociare le nostre dita, che strinsi subito dopo.
Mi fece voltare la testa in modo che i miei occhi incrociassero i suoi e mi asciugó il viso, senza distogliere la sua espressione di neutra sofferenza.
Mi raccontò della sua famiglia, dei problemi che essa dovette affrontare anni prima; ed io ascoltavo, senza avere forze per dire nulla. Immancabilmente immaginai un bimbo senza colpa immerso in quelle realtà, pensai a tutte le volte in cui dovette tacere, sopportare, nascondere tutto al di fuori di quella casa così piena d'odio.
E lui, solo un bambino dagli occhi grigi, resi cupi e pieni di segreti da queste situazioni, costretto a guardare la sua famiglia sgretolarsi, senza poter far niente per impedirlo.
Decisi di non rivelargli il motivo per il quale gli avevo mandato quel messaggio, perché in quel momento lui aveva bisogno di me più di quanto avessi bisogno di lui.
Mi ringrazió per averlo ascoltato, e mi promise che non mi avrebbe mai abbandonata.
Vagammo un po' per i quartieri impregnati del nostro passato, tenendoci per mano, come se quella fosse l'unica certezza alla quale in quel momento potevamo aggraparci.
Infine mi riaccompagnó a casa, e in quella notte decisi che avrei aiutato Ashton a sconfiggere i suoi demoni, e che non mi sarei arresa, mettendo in gioco, se fosse stato necessario, la mia stessa vita.
STAI LEGGENDO
Heartbeat.
Romance'Due caratteri così diversi. Un passato contrastante. Due anime con le stesse emozioni. Lei, una sognatrice dai capelli donati dal fuoco e due diamanti al posto degli occhi. Lui, un tornado con degli occhi che nascondono segreti e un cuore che batte...