barlume di ubriachezza

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Un barlume di ubriachezza

Nel delirio di sobrie fiumane

E vorticose autodistruzioni,

Un conato di spensierata felicità,

Una risata sconsiderata nella notte

E le stelle, mie uniche amiche,

Danzano al mio attimo

Di barcollante spensieratezze deliranti;

A terra, e già è tutto passato,

E il nero del cielo non fa più ridere,

Tremo nell'immensità del tutto

Il me infinitamente piccolo

Sovrastato dall' infinito dei miei dubbi

Confinanti in limiti d'ossa e carne.

E l'ebbrezza di un momento

M'aveva resa un libero spirito, evanescente nell'etere

Nell'estasi di idiota sorpresa

Che già vomito il ritorno del buio della mia coscienza:

La bile nera di troppo di quest'organismo.

Ne voglio ancora!

Non di inchiostro ma di bile neraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora