compagna di bevute

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Gli umidi silenzi
Da cui giungi con passi silenti,
Eremita di sentieri, flussi
Di rosseggianti pensieri
Fatti sete e avidi bevuti
Tra disattente labbra,
Languide stonature e nebbie instabili
Ove giaccio quasi sopita
Nel vespro aspro ed annoiato.
Tu, vergine impudica
Di pungenti, amorfe ispirazioni costituita
Perveni ed io, piangente
Sul bordo svasato della coppa
Di ricordi e sbavature tra auree amaranto,
Attendo il tuo fuoco scivolare
Rivelatore sulla mia testa
E giù per la lingua.

Oh mia compagna di bevute,
Di sfumature muta mi racconti
Nel nostro silenzio, fradicio e infecondo,
Confini di raziocinio annacquati,
Sospesi al limitar di soffitte
Soffocati tanto quanto il cielo.
Dolenti fiumi, rubri sulle ceramiche
Che scorrono sprecati nel veneficio inconsunto.
Questo è il tuo indovino mondo
E mi tessi attorno tacite novelle.

Hai svegliato i miei incubi, cara compagna,
Allora leggi le stelle e i tarocchi
Riflessi in questi rudi frammenti
E trepidanti tintinnii di vetro,
Fruscii tra gli scossoni, invocazioni.
Tu sei l'oniromante,
Scavi nell'angoscia che fiorisce sopra
Il petto incubato di paure borghesi;
Il mio destino è forse
L'insensatezza intangibile di tristi sogni?

Se mi svegliassi, scomparirei
Dalla sfera tua di cristallo?
Eppure dovresti essere tu quella ad esistere
Sola ed insignificante nella mia testa
Quando ti scissi dalle pareti immaginaria,
Musa ligia dei miei melliflui deliri,
Acri sul limitar della gola,
Amari e innamorati nelle lacrime.
Allora reggimi ancora, e versami da bere
Nettare dei negligenti,
Mia fedele compagna di un bel niente,
Che queste liquide parole possano ardere,
Incenerite ci avvolgano
E ossesso il laido sentir sereno si riversa
In deserte strade. No, corridoi, stanze
Di una casa di cocci,
Gattono, rido, non fa più male.
Chiudo gli occhi. Dimenticherò forse
Un giorno tanto nonsenso,
I fantasmi di sbronze dame notturne,
I superficiali dondolare
Da mania in abisso, da dolori in distrazioni.

Non di inchiostro ma di bile neraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora