Era il secondo giorno del corso di recupero di Yovanna, il primo invece per Harry che alla prima lezione non si era nemmeno presentato. Quando il ragazzo varcò la soglia con dei pantaloncini corti fino alle ginocchia ed un caffè tra le mani, tutti quelli che lo conoscevano del corso lo salutarono, eccetto Yovanna a cui salì il cuore in gola ed un sorriso spontaneo ed involontario, crebbe sulle sue labbra.
Harry stava bene, molto più che bene eppure il suo stato di Whatsapp sembrava dire altro ovvero 'Mi hai lasciato un vuoto dentro', che stava a significare una rottura, o no? Forse Harry era solamente bravo a mascherare i suoi sentimenti.E probabilmente era proprio così.
La lezione cominciò, lenta e quasi insopportabile, un ripasso estenuante di tutto ciò che c'era nella verifica alle porte di Settembre ma alla fine servì a qualcosa: ad aiutare la ragazza a comprendere i vari argomenti della matematica. Spesso lanciava piccoli sguardi ad Harry, solamente per vedere che faceva, per ammirare il suo viso o semplicemente per ricordarsi che doveva dimenticarselo.
Quando la lezione finì, esattamente due ore dopo, Yovanna si alzò dal suo posto, mise via i suoi quaderni e nel mentre, Harry si avvicinò e le disse un "Dobbiamo parlare."
Solitamente quella frase metteva paura alle persone che la sentivano pronunciare, poteva nascondere dietro un sacco di parole o semplicemente qualcuna per porre fine ad un'amicizia, un rapporto, un legame profondo. Però Harry e Yovanna non avevano nulla tra le loro mani, se non loro stessi ed i loro cuori e purtroppo quello di lei era troppo esposto, aperto e pronto ad ascoltare.
Lui passò avanti, salutò il professore e si avvicinò al laboratorio di scienze a fine corridoio, portandosi dietro lo zaino e anche la ragazza.
"Senti Yovanna, tra noi non ci potrà mai essere nulla, va bene?" si passò le mani fra i ricci, nervoso e sospirò, evitando di guardarla negli occhi.
"Non mi piaci e non penso che più avanti la mia idea potrebbe cambiare, non sei il tipo di ragazza che mi aspetterei di avere affianco anche solo per una settimana, figuriamoci una vita intera. - fece una breve pausa, la guardò e poi distolse gli occhi - Non siamo fatti l'una per l'altra, di sicuro c'è qualcuno la fuori che ti ama davvero ma quello non sono io." concluse.Yovanna trattenne le lacrime, abbasso il viso e sentì il bisogno di tirargli uno schiaffo, ma non lo fece, preferì invece dire tutto quello che mai gli aveva detto.
"Volevo donarti ogni singola parte di me, amarti come nessuno ha mai fatto e non importa il fatto che siamo ancora giovani e che abbiamo ancora una vita davanti, io ti amavo davvero Harry. Tu non sei una stupida cotta adolescenziale, mi sono innamorata di te e di ciò che sei, non per il fatto che sei popolare a scuola. - e lì non potè più trattenersi ed iniziò a piangere. - Saresti l'unica persona che amerei più di chiunque altro e non mi hai nemmeno dato una possibilità per dimostrartelo che già dici che non ci sarà nulla tra noi."
"So di non essere bellissima, di non essere popolare o ricca, sono consapevole del fatto che non esco ogni Sabato sera in discoteca e che non mi sono mai fatta un cannone in vita mia ma questo non significa che anche tu non potresti amarmi. - e a quel punto Yovanna iniziò ad urlare e non le importava - Io ti avrei amato con ogni molecola del mio corpo e questo non ti basta nemmeno!""Ti odio Harry Styles, ti odio perché mi hai fatto innamorare di te e mi hai rifiutata ancora prima di darmi una possibilità!"
"Abbassa la voce Yovanna, cristo, odiare è una grossa parola e poi non capisco perché proprio io? Insomma, ci sono altri ragazzi in questa scuola che potresti amare." Harry rise alla fine della frase, come se si stesse prendendo gioco della ragazza che aveva di fronte.
"Perché tu eri l'unico che si preoccupava per me anche quando le mie amiche non lo facevano, eri l'unico che mi faceva ridere quando ero triste. Ricordi la prima volta che ci hanno messi come vicini di banco? Ho iniziato a capire com'eri stando tre mesi al tuo fianco ogni giorno." le lacrime di lei si erano fermate sulla sua pelle, non piangeva più.
"Ma ormai non importa più perché sono sicura che quando io me ne andrò per sempre, Katherine ti lascerà e rimpiangerai questo momento."___
Il prossimo capitolo è l'epilogo.
