Capitolo 2

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" Ma cosa succede?sono morta?secondo me sono morta ".

Riesco a pensare solo a questo mentre sono immersa nel buio più totale,fino a quando non ripresi controllo del mio copro e provai ad aprire gli occhi.

Tutto ciò che vedevo era sfocato,riesco solo a capire di essere in una stanza completamente bianca,a parte qualcosa,o per meglio dire qualcuno,affianco al mio letto vestito in nero.

Non riuscendo a schiarirmi la vista,comincia a socchiudere gli occhi e con voce strozzata accennai un < Chi...chi sei..? > ma senza nemmeno provare ad ascoltarmi la figura scura si diresse verso la porta chiudendola e io mi ritrovai nuovamente nel buio.

< Hariel...Hariel > sento una voce famigliare in lontananza che mi chiama disperatamente < Hariel,i dottori mi hanno detto che stai recuperando in fretta..prova a svegliarti piccina mia ti prego > dopo aver sentito queste parole capii subito chi mi era affianco,la mia madrina,e in quel momento non desideravo altro che vedere il suo dolce viso.

Provo ad aprire gli occhi ma questa volta capisco perfettamente dove sono,mi trovo all'ospedale.

La stanza è completamente bianca a parte che per i numerosi mazzi di fiori che mi circondano,uno spiraglio di luce proveniente dalla finestra illumina il letto ,anch'esso bianco ma messo in ordine con cura.

Mi guardo in giro pensando,cercando di ricostruire tutto quello che è avvenuto prima del buio totale fino a che non incrociai gli occhi della mia madrina che mi fissavano,il suo è uno sguardo pieno di tristezza,consapevolezza e rimprovero.

Riuscii ad accennare un lieve sorriso < Mi rincuora vederti madrina. > ed era proprio così,sentivo che finalmente ero al sicuro accanto a lei.

Subito scoppiò in un pianto colmo di tristezza farneticando qualche parola incomprensibile < Mi dispiace.. > furono le uniche cose che capii realmente.

Quel suo pianto mi riportò indietro alla mattina del mio diciottesimo compleanno,quando cercò di mettermi in guardia su qualcosa,parlò del fatto che Aciel era più forte di me..

" più forte di me per superare cosa? " pensai mentre mi accorsi di fissarla.

< Madrina ora basta piangere,da quanto tempo sono qui? > chiesi io seria < Tre giorni > mi rispose tra i vari singhiozzi,non riuscivo a crederci, era passato davvero così tanto tempo < Come tre giorni?cos'è successo?! > la madrina mi guardò per pochi secondi e poi rivolse il suo sguardo a terra < Non ti ricordi quello che è successo dopo aver parlato con me? > ci furono attimi di silenzio e dopo il mio sguardo si accese,ricordo tutto,Alicia,la macchina,le urla,la paura ed infine lo schianto.

< Tesoro c'è anche Aciel fuori dalla porta,ora lo faccio entrare > io annuì ancora sotto shock ma la mia espressione non fece che peggiorare vedendo Aciel con delle bende alle braccia e una fasciatura in testa.

< Aciel ma che ti è successo?! > Chiesi con voce preoccupata < A me cosa mi è successo?sono due graffi,guarda piuttosto come sei messa te > mi disse tranquillo facendo un sorrisetto preoccupato.

Ah già,come stavo,beh a dirla tutta mi sentivo davvero bene,non avevo niente di rotto e niente che mi facesse male,qualche piccola fasciatura qua e la ma non cose irrecuperabili.

< Io in realtà sto bene > dissi io sollevata sorridendo dolcemente,in quel momento il viso di Aciel si fece scuro < Madrina ti dispiacerebbe lasciarci soli? > lei facendo un piccolo cenno con il capo uscì dalla stanza e io mi sentii a disagio avendo i suoi scuri pozzi di petrolio incollati ai miei invece occhi celesti.

< Non lo trovi strano? > comincia parlando lui andandosi a sedere sul letto accanto < Cosa intendi? > Chiesi io scoprendomi dalle leggere lenzuola bianche mettendomi in modo da essergli di fronte < Hariel,c'è volato addosso un camion > a quelle parole rabbrividii < Anche a te...> cominciai a dire < Lo stesso incidente,si Hariel > concluse lui guardandomi con rigidi occhi che come me stavano cercando delle risposte,risposte che avrebbero dovuto aspettare perché in quel momento entrò la nostra madrina < Scusate ragazzi ma i dottori dicono che vi posso portare finalmente a casa > concluse con un sorriso rincuorato < Arriviamo subito madrina,Aciel mi aiuterà a portare la mia roba fuori > dissi ricambiando il sorriso,la madrina uscì e io mi alzai dal letto sospirando < Bene Aciel tu comincia a prendere la mia borsa e i vestiti nell'ar.. > Aciel mi afferrò per un braccio stringendolo con forza e io feci un sospiro spaventata < Non ti importa nulla di quello che sta succedendo?non vedi che non abbiamo nemmeno una ferita?queste bende non servono a nulla perché non c'è più alcun graffio!è tutto normale per te Hariel?! > cominciai a sentire nella sua voce un lieve accenno di isterismo ma io cercai di mantenere la calma < Basta Aciel!so benissimo che tutto questo non ha alcun senso ma ora non serve a niente tutto questo,dobbiamo pensare al college e concentrarci sulla nostra scelta!e mollami il braccio,mi stai facendo male > affermai tutto con voce così decisa e sicura che si tranquillizzò mollandomi il braccio e sospirando < Fammi un unico favore > si fermò continuando a fissarmi con sguardo intenso < Prima di uscire controlla la tua cartella clinica guardando bene cosa ti hanno trovato appena entrata in ospedale > e con queste parole si avviò deciso alla porta per poi chiuderla.

Rimasi a osservare la porta per pochi secondi ancora,poi,il mio sguardo si spostò sulla cartella poggiata al comodino,mi diressi lentamente verso questo quasi con timore.

" La paziente presenta un grave trauma cranico,un emorragia interna,braccia ambedue rotte compresa una costola e lesioni su tutto il corpo. "

Appoggiai nuovamente la cartellina sul comodino bianco dell'ospedale con mani tremanti e occhi sgranati.

" Come ho fatto a sopravvivere? "

Era tutto ciò che riuscivo a pensare.

L'ombra dell'AngeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora